ROMA

Sgomberi a Bologna e cariche a Roma: guerra ai senza casa

In mattinata a Bologna lo sgombero dell’Ex Telecom, occupazione abitativa con 90 famiglie al suo interno. Nel pomeriggio a Roma la polizia usa gli idranti contro il presidio di solidarietà. Nuova prova di forza del governo contro i movimenti

Gli sgomberi si succedono ormai quotidiani a Bologna. Dopo Atlantide e lo stillicidio di case occupate, stamattina è arrivato il turno degli occupanti dell’Ex Telecom, grande edificio che si trova proprio davanti alla nuova sede del Comune. Vivono lì da mesi, sono migranti e bolognesi, giovani e pensionati, e questa mattina si sono svegliati sotto assedio: un esercito di agenti in assetto antisommossa ha tentato di sgomberare l’edificio trasformato in casa da 90 di famiglie. Ma la resistenza è stata determinata: gli occupanti, tra i quali molte mamme coi loro bambini, si sono barricati all’interno e sono saliti sopra il tetto. Per ore la polizia ha cercato di sgomberare l’edificio, mentre tantissimi cittadini arrivavano a portare solidarietà. Le operazioni di sgombero sono tutt’ora corso,il caso è ormai esploso. Durante tutta la giornata Bologna ha portato il suo aiuto e il suo sostegno a chi resiste sul tetto, trasformando gli assedianti in divisa in assediati. La polizia non si è trattenuta da caricare il presidio di solidarietà ferendo diverse persone.

Il Partito democratico lancia la sua campagna elettorale facendo la guerra ai movimenti, agendo un oltranzismo legalitario che aggrava i problemi sociali invece di risolverli. L’assessore al welfare Amelia Frascaroli fa spallucce e dà la colpa alla questura. E chissà i sinceri democratici cosa ne pensano della foto di quel bambino portato via in braccio dal palazzo occupato, mentre i fratelli più grandi o i genitori sono sul tetto a difendere il diritto ad avere una casa.

In questo inizio d’autunno ogni scintilla di resistenza e conflitto si trova di fronte una risposta spropositata e violenta. Dopo le cariche dello scorso venerdì alla Sapienza, ancora in azione idranti e manganelli, questa volta per tentare di sciogliere un presidio di solidarietà con gli occupanti di Bologna a piazza di Porta Pia a Roma. I manifestanti dei movimenti di lotta per la casa stavano bloccando la strada, quando sono stati investiti dalla violenza degli idranti. Un semaforo è stato divelto da uno dei getti d’acqua, cadendo a terra a pochi centimetri dagli attivisti. Ancora feriti dalle forze dell’ordine, ancora una dimostrazione di come si voglia gestire l’ordine pubblico nella città commissariata, col Giubileo alle porte.