ROMA

Sabato 19: corteo No Lidl

Appuntamento alle ore 15 a piazza Malatesta per manifestare contro l’ennesima cementificazione (illegale) a Roma Est.

Dopo oltre dieci giorni consecutivi di picchetti e blocchi al cantiere Lidl di via Acqua Bullicante, dopo le promesse non mantenute delle diverse figure istituzionali interessate dalla faccenda, il comitato “NO Cemento a Roma Est” chiama a scendere nuovamente in piazza. Un corteo per dire che tra Pigneto, Tor Pignattara e i quartieri limitrofi non c’è più spazio per il cemento dei supermercati, ma c’è estremo bisogno di nuove aree verdi, di spazi comuni in cui poter respirare

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Il Comitato e i cittadini del quartiere, infatti, si stanno battendo da mesi perché in quel rettangolo di spazio non ancora edificato che si trova al numero 248 di via di Acqua Bullicante vengano piantati degli alberi, invece che dei piloni di cemento.

E la vicenda sta iniziando ad assumere i tratti del grottesco. La mobilitazione, infatti, aveva spinto il presidente di municipio Palmieri a sospendere i lavori, perché l’area risultava sottoposta a un vincolo archeologico e paesaggistico (“Ad Duas Lauros”). Stop durato poco, perché l’azienda ha individuato una discrepanza tra quanto previsto dalla norma che definiva l’area e come questa definizione era stata disegnata graficamente: un errore di “trascrizione” che escluderebbe l’area del supermercato.

Ripresi i lavori, sono ricominciate subito le mobilitazioni. E alcuni timidi segnali da parte di alcuni soggetti politici: un’interrogazione parlamentare dei 5 stelle (4/11/2015, pag. 34/35); la richiesta di “sospensione dei lavori in autotutela” avanzata da Sinistra Ecologia e Libertà in Regione Lazio; le prese di posizione di alcuni tecnici del comune incontrati dal Comitato. Il 10 dicembre i vigili urbani hanno visitato il cantiere, staccando dal cancello i documenti delle conferenze dei servizi.

Ma nonostante le promesse e nonostante sia ormai di dominio pubblico la mancanza di alcune autorizzazioni necessarie per costruire, i lavori non sono mai stati interrotti. Se non dai picchetti che hanno impedito fisicamente l’ingresso dei mezzi pesanti per diversi giorni.

La pazienza degli abitanti del quartiere è finita. È il momento di mettere fine a questo teatrino e fermare definitivamente i lavori. Alberi, non cemento. Spazi verdi pubblici, non supermercati privati. Su queste rivendicazioni ci si vedrà sabato 19 in piazza Malatesta alle ore 15. Un appuntamento importante per dire che sul territorio decidono i cittadini e non gli interessi delle multinazionali e che è possibile disegnare una Roma diversa da quella della speculazione e del malaffare.