ROMA

Roma Est chiede dignità per le persone in emergenza abitativa

Martedi 6 agosto, alle 11, prima riunione in Municipio del tavolo permanente sul futuro dell’occupazione abitativa di via Antonio Tempesta e sul centro di accoglienza di piazza delle Gardenie

Mercoledi 31 luglio, nel pomeriggio, a Casale Garibaldi, si è tenuto un incontro pubblico molto partecipato dalle reti sociali e territoriali, alla presenza di alcune famiglie sgomberate di via Cardinal Capranica (oggi nel centro di accoglienza di piazza delle Gardenie) e di una folta delegazione dello stabile occupato di via Antonio Tempesta. Presenti anche gli assessori alle politiche sociali e al verde del Municipio V.

Le famiglie hanno raccontato l’orrore dello sgombero di Primavalle, l’assenza di alternative proposte da Comune e Municipio XIV, la finta trattativa fino alla scelta estrema di resistere ai blindati. Una parte di quelle persone sono state deportate dall’altra parte della città, a Centocelle, in un centro di accoglienza che fin da subito ha evidenziato criticità, sporcizia, insufficienza di spazi e servizi. Solo dopo la denuncia pubblica ai media e il sostegno delle reti solidali del territorio, il municipio si è attivato per restituire un po’ di dignità alla struttura. Resta in sospeso il destino scolastico di molti bambini, che hanno perso la possibilità di una continuità territoriale.

Le famiglie di via Antonio Tempesta, italiane e migranti, hanno raccontato le storie di vita che li hanno portati ad occupare uno stabile vuoto e abbandonato, costruendo giorno per giorno, da dieci anni, un’alternativa reale alla emarginazione e alla solitudine. Il fatto paradossale è che la stessa proprietà, L’Ordine dei cavalieri di Malta, non vuole uno sgombero senza che prima si trovi un’alternativa abitativa per le famiglie. La proprietà, hanno sottolineato gli occupanti, andrebbe coinvolta con forza dalle istituzioni in un vero tavolo di trattativa.

Tirati in ballo dai tanti interventi, gli assessori del municipio si sono prima appellati alla loro marginalità politica rispetto a scelte e indicazioni che vengono dal governo, dalla prefettura e dal Comune; successivamente, incalzati dall’assemblea che li ha richiamati alle proprie responsabilità politiche e istituzionali (e di potere, visto che governano il paese, la capitale e il municipio), hanno risposto positivamente alla proposta di un tavolo ufficiale e permanente, con tutti i soggetti coinvolti: occupanti, famiglie del centro di accoglienza, rete territoriale. Il primo incontro è fissato per martedi 6 agosto, alle 11, nella sede del municipio di via Prenestina 510.

Questi i punti su cui misureremo gli atti della giunta municipale:

1. Garantire la continuità scolastica dei bambini e delle bambine che vivevano all’occupazione di via Cardinal Capranica (Primavalle), deportati successivamente nel centro di accoglienza di piazza delle Gardenie (Centocelle);

2. Definire le strategie e gli atti concreti del Municipio per evitare lo sgombero delle famiglie che oggi abitano a via Antonio Tempesta (Torpignattara) e garantire loro il diritto alla casa;

3. Come affrontare l’odioso art.5 del decreto Lupi che vieta l’accesso alla residenza per chi vive nelle occupazioni, a partire dagli atti amministrativi promossi da diversi sindaci in Italia, per superare la residenza fittizia e ripristinare la residenza effettiva. Con il coinvolgimento diretto del Campidoglio.

4. Una presa di posizione politica della giunta municipale e del consiglio municipale contro gli sgomberi, per soluzioni dignitose che garantiscano il diritto all’abitare delle persone attraverso l’edilizia residenziale pubblica.

Sulla Stessa Barca – infrastruttura di umanità, Roma Est
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