ROMA

Roma, corteo per diritto alla casa e difesa degli spazi sociali

Per una città più giusta e inclusiva che non lasci indietro nessuno nella capitale si scenderà in piazza sabato 29 gennaio alle 15 per un corteo da piazza Vittorio fino alla Prefettura

Durante l’assemblea del 14 gennaio a Villa Fiorita, che ha visto la partecipazione di diverse realtà cittadine e di rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali, si è ribadita la necessità di programmare soluzioni strutturali per le politiche abitative e di pensare a una diversa gestione della trasformazione urbana. Appena tre giorni dopo l’assessore Zevi ha riunito molteplici soggetti sociali e sindacali per avviare un percorso partecipato per definire le politiche abitative da mettere in atto di fronte alle emergenze che si fanno sempre più stringenti. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle politiche abitative della Regione Massimiliano Valeriani.

La cosiddetta “soluzione Caravaggio”, cioè la possibilità di garantire agli aventi diritto il passaggio da casa a casa senza uso della forza pubblica per rientrare in possesso degli stabili occupati, è stata da molti dei partecipanti al tavolo evocata come procedimento da attuare per le occupazioni sotto sgombero. È stata ancora una volta messa in evidenza l’insufficienza delle risorse destinate alle politiche abitative e l’assoluta mancanza di una programmazione che sia in grado di dare risposte strutturali alla situazione divenuta di giorno in giorno sempre più drammatica.

Il percorso virtuoso che sembrava avviato sembra però essersi bruscamente interrotto. Il tentativo che sembra profilarsi all’orizzonte è quello di dividere quello spazio aperto e inclusivo di confronto, trasformandolo in trattative singole da portare avanti.

Il Prefetto Matteo Piantedosi ha convocato per il 26 gennaio una riunione sull’emergenza abitativa, ma invece di riunire tutti quelli che avevano iniziato a lavorare a seguito dell’incontro con Zevi, ha deciso da una parte di allargare la platea dei partecipanti e dall’altra di escluderne alcuni. E così insieme agli assessori comunali Zevi e Funari, a quello regionale Valeriani, al capo di gabinetto del sindaco Gualtieri ci saranno Confedilizia, Federcasa, Assocasa e varie sigle dei sindacati degli inquilini, ma non ci sarà il Movimento per il diritto all’abitare! Il tentativo di dividere il fronte si era già visto il giorno dopo l’incontro con l’assessore Zevi, quando era stata proposta dalla Prefettura al Movimento per il diritto all’abitare una riunione ristretta per incontrare i rappresentanti di Regione e Comune.

L’incontro era stato rifiutato, ribadendo che solo un percorso largo e inclusivo può mettere in campo soluzioni condivise. La “soluzione Caravaggio” evocata sembra allontanarsi!

Diventa così ancora più importante l’appuntamento lanciato dai Movimenti per il diritto all’abitare per manifestare contro le politiche che guardano a Roma come città vetrina, attrattiva esclusivamente per potenziali investitori. Una vetrina costruita a immagine di grandi eventi come Giubileo ed Expo che lasciano nelle città solo macerie, come Atene e Lisbona ci hanno insegnato. Per difendere gli spazi sociali e il diritto alla casa, per impedire che la speculazione finanziaria dei fondi immobiliari si appropri della nostra città, l’appuntamento è per sabato 29 gennaio alle 15 a piazza Vittorio, per poi raggiungere in corteo la Prefettura.

Immagine dalla pagina Facebook di Blocchi Precari Metropolitani