ROMA

Roma, avvio tavolo per la ripubblicizzazione di Acea

Oggi [ieri, ndr], la Conferenza dei Sindaci dell’Ato2 ha votato l’istituzione del tavolo tecnico per la ripubblicizzazione di Acea Ato2, che gestisce l’acqua di Roma e Provincia. Una richiesta che i comitati per l’acqua pubblica fanno dalla vittoria referendaria del 2011, e per la quale hanno presentato già delle bozze di studi di fattibilità.

Proprio in virtù dell’esperienza maturata dal basso nei comitati acqua pubblica, diversi sindaci ne hanno chiesto l’inclusione tra gli attori ufficiali del tavolo, non prevista dalla proposta iniziale firmata dalla sindaca Raggi, e scoraggiata anche in aula dal suo delegato, che ne ha suggerito la partecipazione solo come auditori. La proposta è passata solo dopo averla messa ufficialmente ai voti, e il tavolo vedrà quindi la partecipazione attiva del comitato acqua pubblica, che auspichiamo si allarghi anche ad altri attori della società civile.

Questa è una partita che vogliamo giocare fino in fondo, e che ha solo un’epilogo possibile: l’uscita dei privati dall’acqua è necessaria, non solo fattibile. Ce lo spiega molto bene la crisi idrica vissuta la scorsa estate, che vede ancora decine di comuni in turnazione, mentre l’acqua scorre a fiumi dalle perdite della rete Acea, e gli azionisti continuano a intascare dividendi. Come si chiama questo se non il fallimento del “modello Acea”?

Su questo tema in aula sia l’Ing Cecili (manager Acea) e l’ing Piotti (segreteria tecnica opertiva di Acea Ato2) hanno ribadito che è previsto un aumento degli investimenti di Acea sulla rete, e di conseguenza un aumento delle tariffe. Tale risposta ha giustamente suscitato l’indignazione di molti dei sindaci presenti, spingendoli a votare all’unanimità per chiedere alla società idrica l’utilizzo degli utili a scopo di investimenti, anche questa una richiesta avanzata a livello nazionale dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, ma che qualunque persona di buon senso farebbe… tranne un gestore privato, evidentemente!

È chiaro come i tempi siano maturi per invertire finalmente la rotta sulla gestione dell’acqua a Roma, come sempre più città europee stanno facendo. Ci auguriamo che questo spinga anche la giunta regionale del Lazio a dare finalmente attuazione alla legge 5, riformando i bacini idrografici come avrebbe dovuto fare già da tre anni a questa parte, e permettendo a sindaci e comunità locali di avere maggior peso decisionale sulla gestione di questo bene primario.

Ora più che mai il tempo è adesso, lo ribadiremo all’Assessore Refrigeri durante l’incontro fissato per mercoledì 29, e alla prima seduta del tavolo per la ripubblicizzazione di Acea Ato2.

Sull’acqua pubblica, non un passo indietro!