ITALIA
«Ribellarsi all’estinzione». Proteste globali di Xr, debutto anche in Italia
La settimana internazionale di protesta di Extinction Rebellion esplode in 60 città del mondo. Blocchi, performance, digiuni e arresti per far invertire la rotta ai governi. A Roma presidio a Montecitorio con Alex Zanotelli. Domani in 10 iniziano lo sciopero della fame
Nella giornata di oggi oltre 150 attivisti arrivati da ogni parte d’Italia – Bologna, Napoli, Milano e poi da Friuli, Veneto e Sicilia – si sono dati appuntamento a Montecitorio. Alle 14 hanno iniziato un presidio davanti alla Camera dei deputati che durerà fino a sabato prossimo.
Gli attivisti chiedono di incontrare i vertici del governo italiano e che gli stessi dichiarino l’emergenza climatica, come già avvenuto nel Regno Unito, proprio in seguito alle pressioni del movimento Extinction Rebellion (Xr).
Per questo una decina di attivisti di Xr Italia entrerà da domani in sciopero della fame. Vogliono incontrare il governo. Con loro, per un giorno, anche padre Alex Zanotelli. «È in ballo la sopravvivenza del pianeta, un tributo che sono soprattutto i poveri a pagare fin da subito», ha detto in piazza il missionario comboniano. E ha poi aggiunto: «La disobbedienza civile è una cosa fondamentale, per questo ringrazio questi giovani che hanno scelto la pratica del digiuno e di occupare strade, luoghi, piazze. Bisogna difendere i diritti, abbattendo i regimi con le pratiche di non-violenza».
Zanotelli ha concluso invitando i giovani ad andare avanti nelle proteste: «Chi vi dice che siete il futuro vi sta prendendo in giro. Il futuro non esiste. Voi siete l’unico presente possibile. Bisogna cambiare tutto adesso».
Il presidio si è arricchito con una performance artistica chiamata “il sangue dei nostri figli”. Quattro adulti hanno versato sul corpo quasi nudo di due ragazzi e due ragazze un liquido rosso. Intorno gli attivisti erano disposti in semicerchio, in un silenzio profondo interrotto solo dal battito dei tamburi. Successivamente hanno intonato un canto dai toni quasi religiosi, ripetendo che anche poche persone possono cambiare il mondo e che… «così sarà». Nel frattempo alcuni manifestanti hanno simbolicamente ripulito il sangue. La performance si è conclusa con un lungo abbraccio collettivo.
Oltre al digiuno di protesta da domani sono attese in città azioni simboliche e di disturbo del traffico e discussione pubblica. «Dobbiamo agire subito per fermare la distruzione degli ecosistemi e fermare completamente le emissioni, l’effetto serra entro il 2025 – ha detto Marco Bertaglia, tra i fondatori della costola italiana del movimento – Chiediamo che da oggi delle scelte che hanno effetti sulla vita e la sopravvivenza del pianeta, possano decidere realmente i cittadini».