ROMA
Roma, manganelli e idranti per sgomberare un’occupazione

Occupato un edificio vuoto in via Ostiense 333 dagli attivisti di Action Diritti in Movimento e dalle famiglie sgomberate la settimana scorsa da villa Lauricella. La polizia carica gli occupanti con idrante e manganelli e sgombera dopo poche ore. Il comunicato dell’occupazione.
Ancora una volta manganelli e idranti contro i movimenti a Roma. Dopo alcuni giorni dallo sgombero dell’occupazione di Villa Lauricella in via Prenestina, Action è tornata ad occupare uno stabile abbandonato in viale Ostiense 333. Dopo alcune ore di pressione sugli occupanti per farli abbandonare lo stabile le forze dell’ordine sono intervenute caricando il presidio di occupanti e attivisti fuori il palazzo, non esitando ad usare anche un idrante per disperdere la manifestazione di fronte alla volontà di resistere.
Il comunicato di Action-Diritti in movimento:
Nella capitale d’Italia commissariata dal governo Renzi, dove i diritti vengono spazzati via e i cittadini vivono il dramma abitativo nella più completa solitudine, Action Diritti rilancia e riprende l’azione.
In questi ultimi 13 anni, i movimenti di lotta per il diritto all’abitare, sono stati gli unici a costruire risposte e ad ottenere delibere prima e fondi per un piano concreto per il diritto all’Abitare poi. In un contesto di grave emergenza abitativa che tocca oltre 50.000 famiglie, grazie alla determinazione di centinaia di persone che si sono organizzate resistendo agli sfratti, occupando e manifestando, dopo anni di completa assenza della politica, la regione ha stanziato i primi 200 milioni di euro per l’attuazione di un piano per l’emergenza abitativa, soldi però fermi da oltre due anni. Due anni nei quali il Comune di Roma non ha fatto niente, disattendendo scientemente ogni utile azione per attuare il piano, che prevederebbe l’assegnazione di case alle famiglie in emergenza.
A questo quadro di inquietante attesa, si aggiunge anche l’incapacità dei nostri amministratori di erogare fondi stanziati dal governo per la morosità incolpevole e per il contributo all’affitto, per oltre 200 famiglie sotto sfratto, mentre si chiudono le uniche strutture dove dimorano oltre 1.500 famiglie in attesa di casa popolare.
ROMA CAPITALE DUNQUE? ASSENTE
Ma da questo torpore qualcuno si sveglia e decide che non c’è più tempo da perdere: non per attuare il piano e spendere i soldi stanziati per dare le case alla gente, ma per RI-COMINCIARE una stagione di sgomberi e ristabilire una miope legalità a favore dei poteri forti. Lo sgombero dei giorni scorsi, e quelli annunciati, dimostrano la volontà di Comune di Roma e Prefettura di fare carta straccia della delibera regionale e soprattutto che, nonostante tutto, l’unica soluzione per l’emergenza abitativa che affligge questa città continua ad essere l’occupazione di immobili vuoti. A questo punto parte la fase 3.0, si ri-prende a lottare ed a occupare, si ri-comincia a ri-organizzare la rabbia delle ingiustizie e la solidarietà del conflitto, affinché le leggi approvate e i soldi stanziati, trovino un percorso di concreta applicazione per dare le case, oggi sfitte e senza gente, alla gente che oggi si trova senza casa.
Per questo stamattina Action Diritti in Movimento ha occupato uno stabile vuoto, sito in via Ostiense 333.
Action Diritti in Movimento
Foto dall’occupazione
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