ITALIA

Non Una Di Meno torna in piazza in tutta Italia il 26 giugno

Decine di mobilitazioni in tutta Italia lanciate da Non Una di Meno: «Riprendiamoci le strade, la visibilità e la parola che hanno provato a toglierci».

L’Italia riparte ma senza scuole, università, biblioteche, e tantissime attività culturali. Riaprono i luoghi del consumo, ma i servizi della riproduzione rimangono chiusi e senza prospettiva. Per questo il comitato Apriti Scuola scende oggi in più di sessanta piazze italiane: per richiedere a gran voce la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre, investimenti nel personale e negli edifici.

Le porte chiuse delle scuole sono l’emblema della riapertura monca di questo paese, porte chiuse che invisibilizzano e silenziano. Come le porte chiuse delle case dove le donne in questi mesi hanno riorganizzato la vita delle proprie famiglie, affiancando i figli nella didattica a distanza, supportando gli anziani a rischio, e i mariti in crisi.

Tra quelle mura durante la quarantena sono aumentate le violenze e le grida di aiuto, come ribadito dai dati dei centri antiviolenza. E oggi, tante di quelle donne, finita la quarantena, non torneranno a lavoro. Così dopo la giornata dedicata alla scuola, Non Una di Meno torna nelle piazze di tutta Italia, per «Riprenderci le strade, la visibilità, la parola che hanno provato a toglierci».

 

26 Giugno ore 19.00- Non una di meno: I panni sporchi si lavano in piazza!

26 Giugno ore 19.00- Non una di meno: I panni sporchi si lavano in piazza!TORNIAMO NELLE PIAZZE!Ci tolgono il tempo, riprendiamoci tutto!Venerdì 26 giugno – giornata di mobilitazione nazionale – Non Una Di MenoSe i panni sporchi si lavano in casa, noi li portiamo in piazza!Ci vediamo a Piazza dell'Esquilino ore 19.00

Pubblicato da Non Una Di Meno – Roma su Giovedì 25 giugno 2020

 

Sono già decine le città che hanno convocato presidi da Brescia a Palermo, da Reggio Calabria a Belluno, passando per Napoli, Roma, e Bologna. Le assemblee di Non Una di Meno che in questi mesi hanno continuato ad organizzarsi e confrontarsi virtualmente, lanciando campagne di sensibilizzazione e denuncia, servizi di supporto telefonico e contribuito attivamente alle iniziative di mutualismo, tornano nelle strade perchè «Nonostante il distanziamento sociale, sappiamo che non siamo sole, ma parte di una lotta che in tutto il mondo si oppone alla violenza maschile e di genere, al razzismo e allo sfruttamento in casa e sul lavoro».

A Roma il presidio si terrà a piazza dell’Esquilino alle 19.00 convocata sotto lo slogan irriverente ‘i panni sporchi non si lavano a casa’, in piazza si tireranno dei fili e con le mollette si stenderanno i panni sui quali scrivere sopra tutto quello di cui le donne si vogliono liberare dopo questi mesi di quarantena «senza vergogna e senza paura». Un atto performativo che vuole visibilizzare il lavoro domestico e la violenza vissuta tra le mura e in silenzio creando un atto politico di denuncia e di liberazione collettiva e sociale.

Foto di copertina: Daniele Napolitano.