Piazze antifasciste: caricato il concentramento a Milano, corteo a Palermo

Meloni, Di Stefano e Salvini scelgono la stessa giornata per i comizi elettorali nella città meneghina. Caricato il corteo che non si disperde e alla fine riesce a sfilare nonostante il divieto del Viminale. A palermo il corteo che contesta il comizio di Forza Nuova parte dopo la scarcerazione degli antifascisti assurdamente accusati del tentanto omicidio di Ursino

Sembra surreale, ma succede davvero. I leader dei principali partiti di destra, accompagnati da uno stuolo di fascisti e neonazisti, sono tutti nello stesso giorno a Milano, in una città blindatissima, con fermate delle metro chiuse, un imponente spiegamento di forze di polizia e un clima di tensione preparato ad arte sui giornali. Ancora una volta, gli antifascisti e le antifasciste non stanno a guardare lo spazio che viene liberamente concesso a chi utilizza gli spazi democratici per lanciare messaggi di odio, razzismo e per chi, come CasaPound questa mattina a Bologna, mette le carte in tavola dichiarando apertamente di “non rinnegare il fascismo”.

A poco più di 24 ore dall’attentato incendiario al Csa Magazzino47 di Brescia un banchetto di LeU è stato assaltato da un gruppuscolo di fascisti a Pioltello, nella provincia. Quindi, nonostante il divieto della questura di manifestare e il necessario spostamento dell’appuntamento in un’altra piazza, la Milano antifascista si convoca, e nel farlo mette le cose in chiaro con chi cerca di legittimare la presenza nera di oggi: «Oggi far finta di non vedere la realtà e accreditare la leggenda degli opposti estremismi non è soltanto una furbizia elettorale, ma è irresponsabile, miope e colpevole».

In Cairoli qualche minuto fa Gli studenti nella piazza dove oggi arriverà CasapoundNessuno Piazza nessuno spazio a…

Pubblicato da Milano ripudia fascismo e razzismo su sabato 24 febbraio 2018

Nel frattempo questa mattina gli studenti e le studentesse hanno giocato d’anticipo. Inaccettabile per loro vedere Largo Cairoli, piazza da cui tradizionalmente partono le manifestazioni studentesche, concessa per il comizio di Di Stefano. In una cinquantina a volto scoperto salgono sul monumento al centro della piazza, srotolano uno striscione ed urlano “ieri partigiani, oggi antifascisti”. All’arrivo della Polizia cercano di resistere, si fanno portare via di peso. Il bilancio è di diversi contusi e una ragazza con un ginocchio fratturato.

 

ore 15.30

La piazza è piena di migliaia di antifascisti ed antifasciste. In testa lo striscione “Milano Ripudia il fascismo e il razzismo” con due immagini. una richiama il disastro coloniale, l’altra i lager in cui sono costretti i migranti. Avanti anche alcuni gommoni, a richiamare la vocazione antirazzista della piazza e il cimitero a cielo aperto in cui si sta trasformando il Mar Mediterraneo. I manifestanti a volto scoperto chiedono pacificamente di poter uscire dalla piazza e partire in corteo. Avanzano di pochi metri e vengono caricati. Resistono un poco, partono una decina di lacrimogeni. A quel punto arretrano e si ricompattano.

 

Video della carica contro gli antifascisti. Lacrimogeni lanciati sul corteo partecipato da famiglie con bambini. #noalsabatonero

Pubblicato da Milano InMovimento su sabato 24 febbraio 2018

 

ore 16.30

Nonostante la carica la piazza è ancora piena. Gli antifascisti e le antifasciste chiedono ancora di poter sfilare, ricevendo in risposta un ulteriore dispiego di forze di polizia. Arriva intanto la notizia di un banchetto dei neofascisti di Forza Nuova a pochi metri dal concentramento, protetto da un cordone in antisommossa.

ore 17.30

Ancora duemila antifascisti a Milano. Il corteo è partito sfilando dopo ore di chiusura in Piazza Foppa, Pare che un ordine diretto del Viminale impedisca al Questore di autorizzarne il rientro in piazza 25 aprile e stia obbligando i manifestanti a disperdersi verso la metro. Ma gli antifascisti non ci stanno, sfidando il divieto e si dirigono compatti verso la piazza prescelta. ancora una volta il ministro Minniti dà una sponda ai fascisti ai quali concede totale agibilità.

A Palermo invece il corteo è partito da piazza Verdi circa mezz’ora fa, determinato a contestare la presenza in città del Leader di Forza Nuova Roberto Fiore. La partenza è avvenuta circa un’ora dopo la scarcerazione dei due attivisti fermati con l’accusa assurda di “tentato omicidio” nei confronti del leader forzanovista Ursino. Accusa caduta praticamente subito, quando il fascista è stato rimandato a casa con una prognosi di cinque giorni. In solidarietà ai due ragazzi il corteo ha portato con sè rotoli di scotch, diversi i cartelli che ne richiamano l’azione.