ROMA

#ilcementodiAlemanno: il comune ipoteca le rimesse Atac

La svendita per far fronte al buco di bilancio della municipalizzata

Il Comune di Roma tra le 64 delibere in materia di urbanistica si appresta anche a mettere mano alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Atac, per far fronte al deficit di bilancio dell’azienda municipalizzata dei trasporti, bilancio che sarà approvato dalla società a breve. Il processo inizia nel 2002, quando il comune cede all’Atac la proprieta del suolo al fine, messo nero su bianco, di “predisporne la vendita ai privati ai fini di valorizzazione”, ergo fare cassa permettendo iniziative immobiliari private.

L’anno scorso, poi, l’aula Giulio Cesare ha votato la delibara n° 39/2011, che comporta per tutte le strutture Atac di Roma (leggi per i privati che acquisteranno le aree da edificare) oltre il doppio di quanto previsto dalle NTA del PRG, senza nessun vincolo per i servizi pubblici. Un altro regalo alla speculazione e alla rendita su aree che hanno anche un loro pregio e valore storico e architettonico, come riconosciuto nel 2009 dalla Sovrintendenza Comunale per le rimesse (tra cui lo straordinario esempio liberty della rimessa di San Paolo), definite quali esempi di “archelogia industriale” da valorizzare nel loro complesso con un restauro conservativo che riporti le strutture alla loro originaria morfologia, eliminando ogni elemento successivo.

Grazie all’accordo di programma, uno di quegli strumenti che hanno reso inutile qualsiasi legge o regola sulla pianificazione urbanistica nel nostro paese, il comune ha bypassato il Prg per aumentare l’indice di fabbricabilità e il mix tra funzioni pubbliche e private (residenze), a vantaggio di queste ultime. Come se non bastasse, nessuno di questi interventi è stato sottoposto alle procedure di Valutazione di Sostenibilità Ambientale (VAS) rese obbligatorie sia dalle normative comunitarie che nazionali. Né risultano essere stati prodotti studi in merito alla sostenibilità energetica degli interventi.

Il passaggio in corso di approvazione in Campidoglio permetterà di ipotecare questo patrimonio scippato dalle mani pubbliche per consegnarlo, svendendolo con successive delibere, nelle mani dei privati pronti ad investire e ad incassare la valorizzazione delle aree. Ipoteca che è garanzia immediata per le banche che verseranno liquidi nelle casse dell’Atac per far fronte al deficit e ai mancati investimenti pubblici.

Di seguito l’elenco delle aree coinvolte:

EX RIMESSE: San Paolo, Vittoria, Piazza Ragusa

RIMESSE: Portonaccio, Trastevere

AREE CON PROGETTO DI VALORIZZAZIONE: Centro Carni, Garbatella, Cardinal De Luca, Acilia

SOTTOSTAZIONI ELETTRICHE: Nomentana, San Paolo, Etiopia

AREE SENZA PROGETTO DI VALORIZZAZIONE: Cave Ardeatine