I am what I am. Contro l’omofobia e la violenza sulle donne

22 Novembre, Colosseo. Fiaccolata in ricordo di Andrea, quindicenne romano che ieri si è suicidato.

Sulle cause del gesto molto è stato detto e sappiamo che i tentativi di ricostruire i moventi di un fatto così drammatico incontrano spesso limiti e forzature mediatiche. Ciò che è emerso è che Andrea veniva ripetutamente sbeffeggiato dai compagni di scuola per la sua presunta omossessualità espressa attraverso atteggiamenti ritenuti insoliti, come lo smalto sulle unghie o i capi di abbigliamento rosa.

La fiaccolata non voleva entrare nel merito del caso di cronoca, né tanto meno dare un giudizio sull’orientamento sessuale del ragazzo: lo spirito che ha mosso la manifestazione, organizzata in poche ore attraverso i social network, era la voglia di prendere parola su un tema troppo spesso soffocato dalla paura e dall’ignoranza. La libertà di vivere la propria sessualità senza doversi nascondere o vergognare e la necessità di affrontare nei contesti sociali, a partire dalle scuole, il tema della diversità. Dai vertici istituzionali fino alla strada invece questo paese ci ha abituato a una violenza quotidiana,fisica e psicologica, nei confronti di chi non risponde ai canoni prestabiliti, nei confronti di chi è immigrato, transgender, prostituta, nei confronti di chi semplicemente lotta per un’esistenza più degna.

Il dato emblematico della serata è che la fiaccolata era stata vietata dalla polizia, che ha cercato in tutti i modi di costringere le persone a sfilare sui marciapiedi. Questo divieto è stato collettivamente violato, i manifestanti tutti insieme hanno bloccato il traffico per dirigersi verso il liceo Cavour, la scuola di Andrea, a portare la loro solidarietà. Hanno risuonato gli stessi slogan delle manifestazioni degli studenti di questi giorni. La lotta per una scuola migliore da oggi sarà anche nel nome di Andrea. Così una fiaccolata contro l’omofobia viene vietata dalle questura di Roma, la stessa che ha autorizzato per Sabato la sfilata dell’organizzazione neofascista Casa Pound. La Roma di Alemanno non si smentisce mai.

Ma nonostante i divieti e la repressione, Sabato a Roma ci sarà una nuova giornata di conflitto. Una manifestazione non autorizzata degli studenti nella mattinata contro i tagli a scuola e università e nel pomeriggio un presidio antifascista, a cui hanno aderito e parteciperanno associazioni e gruppi Glbtq: in quella giornata saremo tutti in piazza anche perché storie come quella di Andrea non accadano mai più.