ROMA

«Hanno caricato con l’idrante la gente che dormiva», la testimonianza dell’inizio delle cariche

Abbiamo intervistato Daniele Napolitano che, per diversi giorni, ha seguito la situazione di piazza Indipendenza. Questa mattina, era presente quando è partita la prima carica. È importante denunciare le violenze della polizia per smascherare le ricostruzioni dettate dalla questura e quelle che hanno il solo scopo di alimentare la spirale di razzismo.

Questa mattina ti trovavi in piazza Indipendenza. Cosa hai visto?

Per un paio di giorni sono andato in piazza verso le 5.30. Ieri sono rimasto quasi tutto il giorno. Siccome dopo la lunghissima giornata, le tensioni, la trattativa, alla fine le cose non si erano messe bene, ero molto preoccupato rispetto a quello che sarebbe potuto accadere oggi. Per questo, anche oggi mi sono svegliato presto e alle 6.05 sono arrivato in piazza. Quello che ho visto è un idrante che riempiva d’acqua gente ancora mezzo addormentata. Era chiaro che in quel momento nessuno fosse pronto a resistere. Le persone sembravano quasi sorprese. Ho visto in tanti provare a proteggere i loro effetti personali. Trascinavano le cose mentre l’idrante li colpiva con un getto molto forte, sbalzandoli e facendo cadere alcuni per terra. Dopo sono intervenuti gli agenti, che hanno fatto partire una vera e propria caccia all’uomo. Inseguivano le persone, colpendole con i manganelli.

Secondo molti giornali la polizia ha usato idranti e manganelli per proteggersi. Soprattutto dal presunto lancio di bombole del gas.

Con chi oggi è stato rincorso e picchiato ho trascorso quattro giorni. Mi sono sembrate persone molto tranquille. Fosse stato per loro, avrebbero evitato il conflitto. Adesso viene sottolineata da tutti questa storia delle bombole, per descriverli come violenti. Ma queste bombole sono state utilizzate soprattutto come elemento di minaccia e di trattativa, per scoraggiare l’intervento della polizia. È vero che oggi dal balcone è stata lanciata una bombola: non ero lontano e dalla facilità con cui è stata sollevata sembrava vuota. Anche perché se non sei uno sprovveduto completo, difficilmente lanci una bombola piena di gas sotto di te, in quel modo. È chiaro che sei tu il primo a rischiare. Inoltre, in quel momento la celere era molto lontana dal balcone. Quindi non credo che il lancio avesse l’obiettivo di colpire qualcuno.

Chi erano le persone che questa mattina si trovavano in piazza Indipendenza?

La piazza era piena di donne, bambini, qualche ragazzo, persone con le stampelle. Diciamo che non erano un esercito di ventenni pronti allo scontro. La violenza è stata agita soprattutto dall’altra parte. Mi aspettavo lo sgombero, ma non in questo modo con cariche e cacce all’uomo ripetute, anche lontano dal palazzo. Per tutta la mattinata le persone si avvicinavano e poi la polizia caricava, come un elastico. Fino a ieri gli occupanti erano anche meno determinati. Nonostante gli insulti e le provocazioni di questi giorni che gli agenti, in borghese e in divisa, non hanno certo risparmiato. Questa mattina, però, le cose sono cambiate. Dopo che le persone sono state aggredite in quel modo, hanno reagito e resistito. A quel punto, tutto era diverso e c’era molta più determinazione. Anche quando nella piazza sono rimasti in 10, hanno rifiutato di spostarsi. E sono rimasti lì fermi, finché hanno potuto.