ROMA

«Giù le mani dalla città». Grande corteo contro gli sgomberi nella capitale

Migliaia di persone si sono mosse da piazza Vittorio a piazza di San Marco per rivendicare il diritto a un’abitazione degna. Sgomberi e sfratti incombono su una situazione sociale già drammatica

Per il secondo giorno consecutivo, a pochi passi dai palazzi dove la politica dava un’immagine di vuoto e impotenza, Roma è stata attraversata da un lungo corteo. Migliaia di persone hanno rivendicato il diritto ad avere un’abitazione degna. In tante e tanti hanno sfilato da piazza Vittorio a piazza di San Marco contro gli sgomberi e gli sfratti che determineranno un aggravamento della situazione sociale già drammatica.

Dietro lo striscione di apertura “Giù le mani dalla città. Roma non si sgombera” il lungo corteo era composto dalle comunità che vivono negli stabili occupati minacciati da sgomberi che sembrano sempre più imminenti.

In testa Villa Fiorita e via delle Province, seguite da rappresentanze di tutte le sigle sindacali che difendono gli inquilini, gli assegnatari insieme a tutti coloro che non possono più pagare le rate dei mutui che hanno contratto. Lungo tutto il percorso il microfono amplificava le voci di chi ribadiva la determinazione di non lasciare gli spazi occupati senza la garanzia di poter passare da casa a casa, come avvenuto per via del Caravaggio.

Chiudeva il corteo lo spezzone di Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme, occupazione abitativa e spazio sociale attiva dal 2013.

La volontà di decidere quale debbano essere le trasformazioni di cui Roma ha bisogno è stata ribadita parlando di una rigenerazione urbana che abbia come scopo la difesa dei diritti umani, sociali e culturali delle persone e non come è avvenuto, e continua ad avvenire, rispondendo solo agli interessi della finanza.

Il 26 Gennaio dal tavolo con il prefetto erano stati esclusi i movimenti per il diritto all’abitare, i sindacati si sono rifiutati di partecipare. Al termine del corteo una delegazione ha incontrato 2 vice prefetti, ai quali è stato ribadito la necessità di un confronto diretto con la prefettura con tutte le voci impegnate per il diritto all’abitare, senza esclusioni.

Ieri, ancora una volta, si è materializzata l’altra città, quella che vive tutte le difficoltà della crisi sanitaria e sociale, capace di superare ogni differenza ha ritrovato unità nella difesa dei propri spazi e nella rivendicazione di diritti ai quali non intende rinunciare. Chi governa dovrà tenerne conto.

(Rossella Marchini)

Il video-racconto della manifestazione

(riprese e montaggio di Patrizia Montesanti)

Immagine di copertina di Patrizia Montesanti