ROMA

Fridays for future, protesta ambientalista a Roma

In 25000 in piazza per cambiare il sistema non il pianeta. Verso il prossimo sciopero globale per il clima del 24 maggio

Dopo essere stata dal Papa e in Parlamento, Greta ha partecipato al Friday for Future a Roma in piazza del Popolo per salutare il movimento nato intorno alla sua idea di manifestare ogni venerdì di fronte al parlamento svedese.

Sono circa 25mila le persone in piazza, tante le ragazze e i ragazzi delle scuole e le famiglie con i figli. In molti portano un cartello perché, come si legge nell’evento facebook che convoca la piazza, «la pratica di FFF Roma è che non ci siano  bandiere, ma contenuti. I FFF sono apartitici. Dunque cartelli originali e colorati e/o striscioni a tema». E infatti la piazza è invasa di cartelli in italiano e inglese disegnati e dipinti da chi ha deciso di mobilitarsi per il clima.

Nella piazza è stato allestito un “Palco a Pedali” alimentato da 120 biciclette che ha fornito l’energia elettrica per l’impianto di amplificazione, un’idea del cantatane Andrea Satta dei Têtes de Bois, che si sono esibiti sul palco con una canzone dedicata alla mobilitazione per il clima. Si alternano sul palco gli interventi di ragazze e ragazzi che in tutta Italia stanno costruendo i Fridays for Future. Parla Matteo, organizzatore del Fridays for Future Roma: «Ogni venerdì scendiamo in piazza qui a Roma, stiamo seguendo le orme di Greta ma, a modo nostro, noi conosciamo i problemi dell’Italia e non vogliamo semplicemente stare a guardare, la nostra terra è bellissima e viene distrutta ogni giorno». È dal 15 marzo che a Roma gruppi informali e collettivi studenteschi delle scuole organizzano ogni venerdì i Fridays for Future nei pressi di Popolo o Piramide. Insieme agli studenti delle scuole, ci sono tanti attivisti ambientalisti, c’è anche chi si è presa un giorno di ferie al lavoro, perché lo sciopero per il clima non ha copertura sindacale.

Sale sul palco una ragazza pugliese che parla della situazione a Taranto ed è molto chiara: «L’Ilva deve chiudere subito, gli operai devono essere ricollocati, Taranto ha bisogno di un futuro diverso, per questo saremo in piazza il 4 maggio». La piazza applaude ed esprime un messaggio chiaro tra cartelli e slogan: bisogna cambiare il sistema, produttivo, sociale, relazionale per salvare il pianeta. Da un altro intervento dal palco si sente che bisogna porre fine allo sfruttamento dell’essere umano sulla terra per interrompere lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla donna.

Poi arriva Greta, tutti si accalcano, lei è piccola, minuta, dice poche semplici parole e ribadisce che la lotta sarà lunga e dura. Il prossimo appuntamento è il 24 maggio, sciopero globale per il clima, e ogni venerdì a Roma, come in centinaia di altre città in tutto il mondo. Per cambiare il pianeta.

Foto di Gaia di Gioacchino

 

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