MONDO

Cosa succede in Cile?

Una intervista ad Andres Fielbaum, studente e attivista cileno di Izquierda Autonoma, sulla riforma educativa del governo Bachelet e le nuove mobilitazioni studentesche.

“Educacion publica gratuita y de calidad” era stato il motto della grande mobilitazione studentesca e sociale iniziata in Cile nel 2011, da parte di studenti universitari e degli ordini di scuola di livello inferiore, contro il progetto di privatizzazione e meccanismo di pesante indebitamento da parte delle famiglie per sostenere l’istruzione dei propri figli; ancora oggi il tema dell’istruzione ritorna ad infiammare il dibattito in Cile, ed a scuotere anche le strade. Infatti proprio giorno 21 agosto si è svolta nella capitale Santiago de Cile una manifestazione di circa 80 mila studenti e docenti contro la recente riforma dell’istruzione voluta dal presidente Michelle Bachelet, che ha registrato come strascichi anche l’arresto di centinaia di studenti per gli scontri avvenuti in strada.

La mobilitazione è ormai avviata da mesi, e sembra non arrestarsi. In proposito ci ha detto qualcosa Andres Fielbaum, membro di “Izquierda Autonoma”, movimento politico universitario di sinistra radicale influenzato dal pensiero di Antonio Gramsci; Andres è stato presidente della FECH, Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile, storico ed importante organizzazione universitaria cilena, di cui è stato presidente nel 2011 Camilla Vallejo, e nel 2012 Gabriel Boric, deputato cileno, il quale è stato eletto come candidature indipendente al parlamento del Cile nelle elezioni parlamentari del 2013 in una lista autonoma perorata da Izquierda Autonoma.

E’ vero che la nuova riforma del governo Bachelet propone la privatizzazione dell’Università Cilena?

E ‘quasi impossibile privatizzare l’istruzione cilena, perché è già privata. Il Cile è un caso estremo di uno Stato che gioca un ruolo sussidiario in materia di istruzione, dove solo i più poveri vanno a scuole pubbliche, che sono molto precarie. Le mobilitazioni degli studenti si sono poste molto contro questo modello, protestando per una istruzione gratuita, pubblica e eccellente. Questa riforma parte da questa frase, ma il suo contenuto reale va a regolare solo le parti peggiori del mercato della formazione, invece di porre fine al sistema di mercato.

Ma in realtà, questo governo si era presentato come social – democratico?

Direi che questa coalizione è assolutamente neoliberista. Usano frasi social-democratiche, ma continuano ad utilizzare fondi pubblici per mandare la gente a servizi privati in materia di istruzione, sanità e pensione. Non abbiamo diritti sociali in Cile.

In una recente intervista presso la CNN Cile, hai detto che la proposta di un tavolo di dialogo aperta dal governo della Bachelet, è un pura decorazione.

Quel tavolo era inutile. Mentre stava lavorando, il ministro ha annunciato alcune modifiche che non sono stati discusse sul tavolo, e ha anche mostrato la sua volontà di costruire un accordo con i partiti di destra. Così il tavolo era decorativo, perché il governo sa che ha bisogno di legittimazione sociale per questa riforma. Ma gli studenti sono stati chiari: vogliono partecipare, ma per davvero dentro nella riforma finale.

Quale linea politica ispira voi di Izquierda Autonoma

Izquierda Autónomal è un gruppo politico, che si è formato con la lotta degli studenti, ma che è la costruzione di una proiezione a tutta la mappa politica del Cile. Si tratta di un un gruppo di sinistra, ma tenendo conto degli errori enormi che sono stati fatti in nome della rivoluzione nel corso del XX secolo.

Un video della manifestazione del 21 agosto a Santiago del Cile