ROMA

Ciao Cristiano

Domenica 12 marzo, se ne è andato Cristiano Rea, figura poliedrica della scena musicale, artistica e militante della città di Roma. Mercoledì 15, alle 16, lo ricorderemo al Casale Garibaldi

Raccontare la figura di Cristiano Rea – disegnatore, musicista, militante – morto ieri a 60 anni, è un’impresa ardua, che stringe il cuore. Cristiano ha raccontato la città di Roma e quasi mezzo secolo di lotte, tra sommovimenti punk, fanzine, occupazioni, carovane internazionaliste e una passione speciale per la causa curda. 

All’inizio degli Ottanta ci prese per mano alla scoperta di nuovi paesaggi urbani, dando vita a figure in bianco e nero poco consolanti, cariche di emozioni algide, sopravvissute alla sconfitta e in congedo dalle promesse tradite, abitanti precari dell’apocalisse alle porte. (Post) punk come stile, attitudine, immaginario, ma senza cedere mai al nichilismo o alle repliche posticce.

Nelle ultime settimane, Cristiano era impegnato nelle presentazioni di “Pank” per Goodfellas, una raccolta meticolosa e bellissima dei suoi lavori. Un viaggio che, a partire dai bassifondi e dalle culture underground, è riuscito a rendere visibili le nuove rotte a cavallo tra due secoli: il filo rosso che lega la sovversione dei Settanta alla storia seminale dei Centri Sociali Occupati e Autogestiti; la generazione invisibile e precaria dei Novanta alle giornate di Genova 2001; la tradizione internazionalista ai movimenti globali di ispirazione zapatista.

Ci sarà tempo per gli approfondimenti storici, ricostruzioni filologiche e artistiche. Oggi dobbiamo fare i conti solamente con un nodo in gola che riverbera ricordi, strade battute, parole inventate, manifesti senza tempo, concerti senza palco, albe e tramonti vissuti insieme sulla linea della rivolta. Forme di vita che hanno disegnato la parte giusta in cui stare. 

Ricorderemo Cristiano, mercoledì 15, alle 16, al Casale Garibaldi. Ricorderemo il compagno che c’era sempre, l’instancabile creativo a disposizione di tutti e tutte, e l’amico con il sorriso timido, accennato, ma vero. Stringendoci forte a Luciana. Grazie Cris!