ROMA

Ci volete ancelle, ci avrete ribelli: in piazza a Roma contro il ddl Pillon

Questa mattina cento ancelle hanno attraversato il centro di Roma dal Colosseo al Campidoglio contro il Ddl Pillon, arrivando fino a piazza Madonna di Loreto. La galleria fotografica della giornata a cura di Daniele Napolitano.

Mentre si svolgevano decine di mobilitazioni nelle piazze in tutta Italia, a Roma abbiamo scelto di indossare i panni delle ancelle per rappresentare l’attacco ai nostri corpi e alla nostra autodeterminazione. Precedute da una papessa, abbiamo portato cartelli con i contenuti della legge Pillon per noi inaccettabili.  La papessa ha letto il proclama con le nostre rivendicazioni, rilanciando lo stato di agitazione permanente verso la manifestazione nazionale del 24 novembre e verso lo sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo.

 

 

Foto del corteo a cura di Daniele Napolitano.

 

Il testo letto durante la manifestazione:

Ci vogliono ancelle, portiamo la tunica rossa e la cuffia bianca simbolo del potere politico, clericale e economico che tenta di allungare le mani sulle nostre vite, i nostri corpi e le nostre scelte. Siamo donne, lavoratrici, precarie, migranti, madri, singole, lesbiche, trans a cui il governo vuole togliere spazio e autonomia. Il disegno di legge del senatore pillon è una vendetta nei nostri confronti e noi lo bloccheremo.

Vogliamo separarci se non amiamo più, se viviamo condizioni di violenza domestica, psicologica e sessuale. Vogliamo farlo tutelando la serenità dei nostri figli e le loro esigenze. Vogliamo condividere la cura dei nostri figli se e solo se ce ne sono le condizioni, senza che ci sia l’obbligo della mediazione familiare che tratta i minori come un patrimonio da spartirsi.

Vogliamo poter denunciare abusi e violenze senza rischiare che per questo ci venga tolto l’affido. Vogliamo liberarci dalla violenza della povertà, della precarietà, della dipendenza economica. Vogliamo un reddito di autodeterminazione incondizionato e individuale per poter essere libere di decidere. Vogliamo scegliere sempre e senza ostacoli se avere o non avere figli. La maternità è desiderio non un destino.

Vogliamo gli obiettori fuori dagli ospedali e dai consultori. Vogliamo poter decidere senza obblighi né condizionamenti se e come interrompere una gravidanza non desiderata o rischiosa per la nostra vita. Vogliamo la pillola abortiva ru486 senza ospedalizzazione fino a 63 giorni anche nei consultori. Vogliamo consultori laici e aperti alle assemblee delle donne per incontrarci e decidere della nostra salute, della nostra sessualità, della nostra maternità. Ci vogliono ancelle, ci avranno ribelli!

 

Saremo in piazza a Roma il prossimo 24 novembre contro la violenza, sistematica e strutturale, contro le donne, le migranti e le soggettività libere.

 

Sarà marea femminista senza bandiere e simboli identitari. I nostri corpi ci rappresentano. Lo stato di agitazione permanente verso lo sciopero globale delle donne dell’8 marzo è appena cominciato!