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Artisti e operai ridisegnano la città

Il Secondo Congresso dei Disegnatori alle Officine Zero

Artisti e operai uniti nel ridisegno della città. Un’altra pazza idea che ha preso corpo dal 5 al 7 Giugno 2013 alle Officine Zero di Roma, dove si è svolto il “Secondo Congresso dei Disegnatori”. Iniziato da Paweł Althamer nell’ambito della 7. Berlin Biennale alla chiesa St. Elisabeth a Berlin Mitte e all’Istituto Svizzero a Roma, dopo aver inaugurato a Varsavia e a Kiev, quest’anno il Congresso dei Disegnatori ha riaperto a Roma.
Durante i tre giorni di disegno, per la prima volta, gli operai che da oltre un anno occupano le officine ex-RSI hanno incontrato artisti provenienti da Zurigo e da molti quartieri di Roma, in particolare dagli atelier di via Arimondi a Casalbertone.

Nel disegnare si sono intrecciate esperienze fra campi eterogenei, considerati dai più come insolubili antinomie, se non mondi disordinatamente privi di rapporti, rimandi e possibili relazioni. Un originale incontro, per nulla scontato, che ha fatto delle Officine Occupate ex-RSI di via Umberto Partini 20 un laboratorio della metropoli attraverso la pratica del disegno.
Il Congresso dei Disegnatori è stato molto più che un semplice evento culturale: piuttosto è stato un incontro politico dove mettere in discussione l’autorialità e le competenze nel mondo dell’arte, affermando un’arte politicamente intesa, ovvero capace di essere protagonista nelle trasformazioni sociali, politiche e culturali del presente. Crediamo infatti che ci si debba immergere all’interno di rapporti sociali vivi, rendendo visibili i conflitti e i paradossi, oltre che tracciarne possibili aperture.

Tre giorni, inoltre, che ci hanno permesso di conoscere meglio il lavoro dell’Istituto Svizzero di Roma, una tra le quasi quaranta istituzioni culturali straniere presenti a Roma. Con un coraggio che manca spesso alle istituzioni italiane, questo Istituto ha singolarmente aperto una ricerca a tutto campo sulle pratiche istituzionali nella produzione culturale di oggi. Il Congresso dei Disegnatori alle ex-RSI occupate ha interrogato le pratiche e le istituzioni al tempo della loro crisi, dove l’azione artistica acquista un senso nuovo intervenendo attivamente nella dimensione sociale del presente. Ripartendo dalle esperienze locali, da casi che hanno la forza di imporsi come esempi, il Congresso dei Disegnatori alle Officine Zero ci ha permesso di ripensare il territorio e le differenze, facendo emergere gli attori locali come premessa per una nuova progettualità istituzionale del cambiamento metropolitano.

Galleria fotografica completa sul sito del Congresso disegnatori