ROMA

Occupazione, apartheid, resistenze: dibattiti sulla Palestina

Mentre il conflitto in Medio Oriente prosegue ininterrottamente, crediamo sia necessario reclamare l’immediato cessate il fuoco, la fine dell’occupazione israeliana e il rilascio degli ostaggi. Lo faremo oggi e domani a Esc Atelier e al Casale Garibaldi ore 18 aprendo insieme spazi di confronto e solidarietà

In queste ore drammatiche per il contesto mediorientale, pensiamo sia importante e fondamentale aprire uno spazio pubblico di discussione sul conflitto israelo-palestinese. A tal fine abbiamo organizzato due iniziative complementari, una a Esc oggi pomeriggio alle 18 e una a domani pomeriggio, sempre alle 18, a Casale Garibaldi.

Di seguito la convocazione comune di entrambe le iniziative.

Il conflitto israelo-palestinese è tornato a occupare le prime pagine dei media internazionali dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, inedito nelle modalità e nella potenza: la strage di civili e la cattura degli ostaggi ha inorridito tutti.
La risposta israeliana la stiamo vedendo in atto nella striscia di Gaza, il “carcere a cielo aperto” è di fatto sigillato all’ingresso di aiuti, nel pieno di una catastrofe umanitaria, sotto incessanti bombardamenti e sotto la minaccia di un devastante attacco di terra. L’evacuazione forzata, quanto impossibile, verso il Sud della Striscia difficilmente prevederà il ritorno. Relatori speciali delle Nazioni Unite parlano apertamente di rischio di genocidio e di pulizia etnica, mentre la punizione collettiva che Israele sta infliggendo alla popolazione di Gaza è già un conclamato crimine di guerra. Contemporaneamente, la Cisgiordania è sotto la pressione di un progressivo inasprimento di violenza e violazioni.
In questo quadro complesso, la polarizzazione “con Hamas o con Israele” imposta al dibattito pubblico come non mai si rivela deleteria e fuorviante.
Nell’urgenza di dare corpo all’opposizione sociale alla guerra e all’apartheid, per reclamare l’immediato cessate il fuoco, la fine dell’occupazione israeliana e il rilascio degli ostaggi, pensiamo necessario aprire spazi di approfondimento e di confronto che problematizzino gli elementi di discontinuità che la rinnovata crisi in Medio Oriente presenta, a partire dal suo collocarsi in un quadro di pericolosa escalation e dal rischio immediato della sua estensione oltre i confini della regione.

STOP THE WAR! Occupazione, Apartheid e resistenze in Palestina

Mercoledì 25 ottobre, ore 18, Esc Atelier, via dei Volsci 159.

In questa iniziativa approfondiremo il dibattito a partire da alcune domande:

– in quale contesto politico e sociale è maturata la crisi attuale? Quali forme di opposizione all’apartheid si stanno dando nella società civile israeliana e quali relazioni con la mobilitazione anti-Netanyahu riguardo alla riforma della giustizia? Qual era la situazione a Gaza e in Cisgiordania prima del 7 ottobre e cosa significa resistenza palestinese dentro l’egemonia di Hamas?

– Quale prospettiva di pace è praticabile oggi? È ancora sensato parlare dell’ipotesi di “due popoli due stati”? Qual è il dibattito all’interno della Striscia di Gaza e della Cisgiordania così come in Israele su un eventuale futuro assetto di pace?

– l’inerzia della comunità internazionale mette in questione l’inefficacia e contemporaneamente la necessità di strumenti del diritto internazionale. Quali iniziative dal basso si possono mettere in campo per far emergere l’inaccettabilità del doppio standard occidentale?

ne discuteremo con:

– Carla Pagano, dottoranda in storia, cultura e società di Asia, Africa e Mediterraneo. Università di Napoli L’Orientale;

in collegamento

– Ruba Salih, docente all’università di Bologna, membro dell’executive Board di Insaniyyat Society of Palestinian anthropologists;

– Orly Noy, direttrice di +972, rivista online israeliana con posizioni contro l’occupazione israeliana e l’apartheid (qui un loro recente articolo tradotto su Dinamopress)

Mohammed Khatib, avvocato e attivista Palestinese, membro del Popular Struggle Coordination Committee (PSCC)

– Luigi Daniele, docente di diritto dei conflitti armati e diritto internazionale e umanitario, Nottingham Trent University.

STOP THE WAR! VITA TERRA, LIBERTÀ – MUTUALISMO E SOLIDARIETÀ NELLA PALESTINA OCCUPATA

Giovedì 25 ottobre, ore 18, Casale Garibaldi autogestito, Via Romolo Balzani 87 – Villa de Sanctis – bus 412 e 558 / metro C Teano, Gardenie

Sono ore drammatiche a Gaza, in attesa dell’invasione di terra dell’esercito israeliano: gli aiuti umanitari entrano con il contagocce dal valico di Rafah, mentre da tutto il mondo si moltiplicano le iniziative di raccolta di beni e sostegno sanitario per un sistema ospedaliero sull’orlo del collasso.

A partire dalla ridefinizione di categorie generali su un conflitto lungo quasi 80 anni, vogliamo dare voce ai tanti progetti di mutualismo e solidarietà a sostegno della popolazione palestinese ma anche alle esperienze di opposizione interna ed esterna alle politiche del governo di Israele.

Interventi in presenza:
– WASIM, DAHMASH, ex professore di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari.
– MICOL MEGHNAGI, ricercatrice universitaria, attivista sul campo.
– FABRIZIO TROYA, Boxe contro l’assedio.

In collegamento:
– Da Gerusalemme, CHIARA CRUCIATI, giornalista del Manifesto.
– TRIESTINO MARINIELLO, professore ordinario alla John Moore University of Liverpool, rappresentante delle vittime di Gaza presso la Corte penale internazionale.

Partecipano, tra gli altri: Gaza FREEstyle, AOI (Associazione delle Ong Italiane), Nonna Roma.