#ilcementodiAlemanno: On the road a Bravetta

La surreale vicenda di una strada in un parco che non dovrebbe esistere, e che invece è già lì.

La delibera numero 4 del pacchetto cementizio di Alemanno ha preso la forma di una strada. Kerouac, tuttavia, non c’entra. Siamo a Bravetta Roma ovest. La strada è quella già costruita e di cui con la delibera, approvata dal Consiglio Comunale, si è chiesta l’autorizzazione a posteriori .

Non è un tratto lungo. Non si può dire, però, altrettanto per il progetto che è stato realizzato e sta dietro a tutto questo. Con il Giubileo del 2000 – quello dell’altissima croce piantata a Tor Vergata – la Giunta di centrosinistra della Regione Lazio (Badaloni), giocando d’anticipo sulla necessità di garantire (!) l’accoglienza per i pellegrini, autorizzò la costruzione di una struttura alberghiera (insieme, tanto che c’era, alla realizzazione di una nuova chiesa). Fin qui ordinaria attività cementizia.

Peccato che il luogo di tanto fervore “giubilare” veniva a coincidere con un’area: quella che la medesima Regione stava istituendo come Riserva Naturale Valle dei Casali. Per autorizzare tutto questo Badaloni ha coniato, per l’occasione, addirittura un eufemismo: “sperimetrazione”.

Ovvero “ bucare” il parco e riempir lodi cemento. L’albergo è stato finito solo dieci anni dopo la fine del Giubileo e i proprietari, capendo che sarebbe stato difficile gestirlo, hanno prima richiesto di trasformarlo in miniappartamenti e, non riuscendoci, ora in centro benessere. Restava da collegare il tutto alla viabilità di bordo. Solo che la strada, fatta passare tra alcune case, ha provocato la rabbia di chi, dopo la contiguità a quello scempio edilizio, si vede, ora, condannato al traffico di auto e bus che, secondo quel progetto, dovrebbero immettersi direttamente sulla curva della strada che, dalla Pisana, porta all’Olimpica.

Un bel problema per ora “risolto” brillantemente con un emendamento proposto dalla minoranza che, forse in analogia con quanto previsto dalla giunta Badaloni, prevede di “verificare con l’Ente Regionale Roma Natura la possibilità di realizzare una nuova strada dentro il parco per raggiungere l’albergo”. Alla faccia delle norme di salvaguardia, l’opposizione “ambientalista” in Consiglio si è fatta garante per introdurre un pericolosissimo precedente che – stigmatizzato da Italia Nostra e Territorio Roma – punta direttamente a rendere possibile, così come sta accadendo nell’Agro romano, lo stravolgimento delle norme di tutela dei parchi regionali e delle aree verdi di Roma.