EUROPA

#1j #Blockupy in corteo a Francoforte

30,000 persone in strada, pesanti limitazioni della libertà di manifestare

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20,10 la polizia arriva al furgone e smonta l’impianto, ancora un gruppo di attivisti incordonati resiste

20,00 prima a Venezia e poi Napoli occupati i consolati tedeschi in solidarietà con i manifestanti sequestrati e identificati a Francoforte

19,20 fino all’ultimo si resiste e dal camion musica e interventi da delegazioni da tanti paesi d’Europa. Migliaia di persone solidali ancora in piazza

18,45 attivista al telefono ci racconta che “dopo il fermo e l’identificazione i manifestanti vengono rilasciati con un foglio di via dal centro della città. Questo dimostra ancora di più la pretestuosità dell’azione di forza di oggi contro lo spezzonte anticapitalista e il movimento di Blockupy”. Al momento non si hanno notizie di manifestanti tratti in arresto mentre le operazioni di identificazione sono ancora in corso.

18,25 tra le persone perquisite e portate via anche attivisti italiani. Continua la resistenza determinata

18,15 la polizia sequestra le famose “armi”: i nostri bookblock che hanno accompagnato le rivolte di studenti e precari in tutto il mondo!

18,10 Lo spezzone anticapitalista ha ancora la forza di resistere con cordoni e scudi all’azione delle forze dell’ordine, agli spray urticanti, ai manganelli. Le autorità tedesche non guardano in faccia nulla: trascinati via di peso anche parlamentari e giornalisti

17,50 dopo aver trascinato via i rappresentanti istituzionali la polizia sta procedendo con l’arresto dei manifestanti: la democrazia a Francoforte è sospesa!

17,35 è in atto un vero e proprio scontro istituzionale tra i parlamentari che difendono la libertà di manifestare e gli alti gradi della polizia che sono determinati a identificare tutti gli attivisti “sequestrati” sequestrati da ore

17,20 la polizia si riavvicina ma il “cordone istituzionale”, tra cui il capo gruppo della Dei Linke Willi Van Ooyen, la tiene lontana dalle centinaia di manifestanti ostaggio da sei ore. Intanto nelle strade di Francoforte le assemblee di Blockupy prendono vita: noi siamo l’Europa e ci siamo messi in cammino

16,50 esponenti dei Verdi, della Die Linke e del Partito Pirato trattano per evitare gli arresti di massa e fisicamente si frappongono alle forze dell’ordine.

16,45 la polizia si organizza per effettuare fermi di massa, il movimento rimane compatto: dopo molte ora ancora in migliaia attorno al blocco delle forze dell’ordine

16,30 dagli altoparlanti la polizia annuncia che procederà all’identificazione di tutti i manifestanti.

16,00 non perdiamo l’allegrai: circondati dalle forze dell’ordine si canta e si balla, si allestiscono toilette improvvisate.

15,30 la situazione si ribalta: i manifestanti circondano la polizia che blocca lo spezzone anticapitalista. “Abbiamo iniziato tutti insieme questa manifestazione e la finiremo tutti insieme”

15,10 la polizia ha annunciato per tre volte l’ultimatum ai manifestanti “mascherati” e “armati”, altrimenti interverrà per sciogliere la manifestazione: il corteo rimane unito

14,50 l’intero corteo continua a rimanere immobile respingendo i tentativi di dividere e crimininalizzare.

14,45 la polizia prova ad entrare nello spezzone anticapitalista per arrestare singoli attivisti con cariche e utilizzo indiscriminato e massiccio di spray urticanti. I cordoni compatti e gli scudi respingono questi tentativi: “Merkel e Draghi è questa la vostra democrazia?”

14,15 la polizia circonda anche la testa del corteo.

ore 14,00 Lo spezzone anticapitalista dopo aver provato a forzare il blocco, tentativo a cui la polizia ha risposto con gas urticanti, da cui è stato ferito in maniera particolare un giornalista, e manganelli. Da più di un’ora è immobile e si rifiuta di accettare i dicktat della polizia che vorrebbe identificare uno ad uno i partecipanti. Anche il resto della manifestazione composta da più di 20,000 persone è immobile e respinge compatta le provocazioni.

ore 13,00 Dopo circa mezz’ora dalla partenza verso le la polizia irrompe nel corteo isolando il blocco anticapitalista, composta da attivisti e realtà sociali provenienti da Germania, Italia, Spagna, Belgio, Olanda, Slovenia, Francia. Pretestuose le motivazioni della poliza che immobilizza un corteo autorizzato e composto da movimenti, sindacati, realtà sociali e politiche da tutto il continente: chiedono al blocco anticapitalista di togliere maschere, occhiali da sole, ombrelli e i book blok e gli striscioni che proteggono il corteo.