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Primo Maggio: to be or… to work?

La rubrica “Nelle Storie” festeggia oggi il primo maggio. Nota come la festa dei lavoratori, è per noi un giorno di non lavoro: sospensione dall’attività produttiva, sottrazione alla sua disciplina, diserzione.

La prima sospensione dal lavoro di cui siamo a conoscenza avviene attorno al 1150 A.C., quando gli egiziani che stanno costruendo i templi di Tebe incrociano le braccia: pretendono razioni di cibo e unguenti per proteggersi dal sole cocente. Ma la parola strike si diffonde a Londra solo nel 1768, quando i marinai si astengono dal lavoro per una disputa salariale e ammainano le vele in segno di protesta: striking, nel gergo nautico inglese, vuol dire proprio abbassare le vele.

Oggi festeggiamo tutte quelle pratiche di ammutinamento, resistenza, diserzione dal lavoro e dalla sua disciplina, ma soprattutto festeggiamo quelle forme di cooperazione, mutualismo e produzione che, seppur ancora non libere dal lavoro, creano spazi e tempi generati da attività collettive in aperta ostilità al capitalismo.

Piratesse canaglia, schiavi di tutti i tempi, artigiani autonomi, contadini spossessati, prostitute forzate, precari delle periferie, lavoratrici migranti e delle catene commerciali, e così avanti ancora, festeggiamo tutte quelle persone che costrette a not to be si scontrano e resistono alla gabbia del lavoro.

Festeggiamo il non lavoro con alcune immagini che ci narrano le tante storie di coloro che hanno scelto la libertà. to be.

L’assalto alla prima fabbrica dell’Occidente

La nave negriera spagnola La Amistad lascia la Sierra Leone nel 1839. Nei pressi di Cuba, gli schiavi si ribellano e s’impossessano della prima fabbrica del capitalismo. Dopo un processo spettacolarizzato, un’intelligente e tenace resistenza negli Stati Uniti, il supporto del movimento abolizionista riescono a far ritorno in Sierra Leone ed essere finalmente liberi.

Le due storie della May Day

Il video dell’intervista dello storico statunitense Peter Linebaugh che racconta come nasce il Primo Maggio nel mondo.

“On the picket line”
La fortezza del non lavoro, 1 maggio 1986

In occasione della terza festa del non lavoro, viene occupata la fortezza ottocentesca nel cuore del quartiere romano di Centocelle. La storia del Forte Prenestino nel bel testo di Emiliano Viccaro per DinamoPress: “TrentAnniForti: Pirati a Centocelle“.

MayDayParade, 1 maggio 2001

“A tutte le realtà sociali antagoniste

A tutte le realtà sindacali di base

A tutti i sound systems di movimento

A tutte le crews di azione mediatica

Primo Maggio 2001: MayDay Parade”

Il testo completo di lancio della Prima MayDay Parade

La rottura dell’armonia.

Nel novembre 2010, la filiale della Foxconn di Foshan assiste al primo sciopero dei suoi lavoratori. Nei picchetti e nei serrati faccia a faccia contro i padroni e contro i dirigenti dei sindacati ufficiali, s’intravede un’inedita opportunità di lotta per questa nuova composizione: gran parte dei lavoratori sono stagisti provenienti dalle scuole professionali regionali della Cina.