Parte in assemblea la campagna per Sandro Medici

Al teatro Ambra il lancio della lista civica “Repubblica Romana”.

Si sapeva da tempo, ma ora è ufficiale: è partita la campagna di Sandro Medici sindaco di Roma. A ridosso della chiusura (con strascici) della presentazione della candidature alle primarie del centro-sinistra, mercoledì 20 marzo al teatro Ambra abbiamo conosciuto simbolo e programma che non a caso è stato chiamato, così come la lista civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Medici “Repubblica Romana”. La conferenza stampa dove tutto questo è avvenuto, siamo alla Garbatella il quartiere popolare per eccellenza nell’immaginario cittadino, assomigliava più ad un’assemblea molto partecipata che al classico incontro con i giornalisti.

Sul palco, insieme al candidato sindaco, a parlare del programma e del metodo di lavoro alcune componenti del comitato che lo sostiene e l’amico Vauro. Medici ha illustrato alcuni punti che caratterizzano il suo programma partendo dall’intenzione di opporsi alle privatizzazioni del patrimonio pubblico, dei servizi e delle aziende comunali. Ha raccontato la sua idea di mobilità affidata ad una vasta rete di mezzi pubblici gratuiti, che colleghino il vasto territorio urbano, troppo vasto per pensare di estenderlo ancora, ma sicuramente da recuperare, riattivando un economia non più attraverso le grandi opere ma piuttosto con un sapiente lavoro di restauro delle case, delle strade, delle scuole e degli spazi pubblici.

Roma è una città senza case per chi ne ha bisogno con troppe case vuote. Perché, ha detto Sandro Medici, non ricorrere alla requisizione, come già è stato fatto (da lui) nel X municipio?

Come deve essere la Roma chiamata ad accogliere e praticare queste idee, questo programma? Per la lista “Repubblica Romana” dovrà essere una città che affida la sua rinascita alla cultura e alla spesa sociale, chiamata a battere la crisi economica e la povertà, senza dimenticare che per poter investire in questi settori è necessario congelare il debito di 20 miliardi del Comune e dire no al patto di stabilità.

Il programma è stato elaborato da tavoli di lavoro messi su con associazioni, cittadini e comitati, che intendendo il programma come punto d’inizio continueranno a lavorare e sono aperti a nuovi contributi, per fare della campagna elettorale l’occasione di costruzione di un percorso che veda i movimenti sociali e i cittadini attivi protagonisti di una ricostruzione del tessuto sociale metropolitano.

Doveroso, ma come potrebbe essere stato altrimenti, il riferimento e il ricordo di Renato Nicolini e al suo meraviglioso urbano.

Per maggiori informazioni:
www.sandromedici.it
www.repubblicaromana.org