ROMA

Nuovo Cinema Palazzo… and justice for all

Il processo penale contro 12 persone per l’occupazione del Cinema Palazzo a San Lorenzo è alle sue battute finali. La Società che voleva aprire illegalmente il Video Lottery Terminal, la Camene spa, chiede un risarcimento danni di tre milioni di euro. Nel frattempo, dopo un violento sgombero dello spazio avvenuto in piena pandemia, sono in corso diverse trattative per l’acquisizione del Cinema Palazzo al patrimonio pubblico. La sentenza dovrebbe tenerne conto

Tribunale di Roma, 15 gennaio 2021

«…ed è per questo Signori della Corte….è per questo che si chiede a questo Tribunale un atto che prima che di giustizia, sia di coerenza, di civiltà….quello che si chiede caro Signor Presidente è che questa Corte si dimostri in grado di affermare un Principio, che ratifichi una Storia collettiva durata un decennio e che affermi il primato dell’Umanità sulla speculazione economica più bieca e illegale che esiste, perpetrata da quei poteri oscuri, da sempre attivi nel Paese, che per una volta, per questa volta, sono stati sconfitti da una Cittadinanza responsabile stanca di indecenti soprusi. Guai se a questo principio di Giustizia si sostituisse, proprio in quest’Aula così nobile, un ridicolo calcolo normativo peraltro già superato dagli eventi e dagli atti delle Istituzioni Democratiche di questa nostra Italia…».

10 anni prima

Da tutte le strade che circondano piazza dei Sanniti confluisce un mare di persone. È uno di quei giorni di metà aprile che a Roma non fa ancora caldo ma non fa più freddo; lo stesso giorno della tragica uccisione di Vittorio Arrigoni in Palestina. Nel quartiere la voce si era sparsa in fretta e con essa lo sdegno: in quella piazza di San Lorenzo la ristrutturazione del Cinema Palazzo avrebbe condotto alla apertura di una enorme sala slot, un VLT, tipo quelli che sulla Tiburtina, verso fuori, accendono le notti illuminando volti e storie della Roma di chi si gioca tutto e poi si ammazza, della Roma di Mafia Capitale, della Roma di Notte con le storie più laide e degradanti.

 

A San Lorenzo proprio no, e allora tutti dentro, tutti, i lavori li blocchiamo e poi vediamo se ci dicono che è tutto regolare. E regolare non era per niente, proprio per niente.

 

Per questo chi era entrato è rimasto, perché se un progetto così illegale, così osceno, può andare avanti in spregio di tutte le norme e con il placet di tutti i controllori dello Stato, allora è il momento che il Quartiere se lo tenga più a lungo possibile per proteggerlo, per prendersene cura, per farlo diventare quello che di fatto è, quello che è scritto nelle sue mura.

 

E in questi anni una voce è cresciuta e si è estesa in Città. Questo spazio è tornato ad essere, il Nuovo Cinema Palazzo. E ormai non si può più tornare indietro. Il modo in cui si pianifica la Città, il suo uso, la sua funzione, passa necessariamente per la rimozione dei vincoli di proprietà da quegli spazi urbani che costituiscono i gangli fondamentali della vita cittadina.

Ed è per questo che mentre i blindati entravano in fila a piazza dei Sanniti per porre termine a quella esperienza di difesa civile, mentre i celerini scendevano in fretta a calpestare la nostra piazza con i loro anfibi, ammassandosi nelle vie di accesso a contenere quella stessa marea di dieci anni fa tornata in strada, e mentre il Potere si mostrava con tutta questa inutile violenza, le Istituzioni Democratiche riprendevano parola per impegnarsi formalmente a condurre trattative volte all’acquisizione del Cinema Palazzo al patrimonio pubblico.

Il primo atto formale è stata l’approvazione in Consiglio Municipale giovedì 10 dicembre 2020 di un documento di indirizzo, seguita il 18 dello stesso mese da una memoria della Giunta Capitolina che impegna l’Amministrazione ad acquisire il bene e a salvaguardare l’esperienza nel suo modello sociale di partecipazione.

Nel frattempo sono in piedi diverse interlocuzioni più o meno formali tra Regione Lazio, Roma Capitale e proprietà…

«…ed è per questo Egregio Presidente che questo Tribunale è chiamato a un compito altissimo, un compito che ha a che fare con l’Idea stessa di Giustizia e di Bene. La Città si è espressa con una voce sola contro coloro che qui siedono a richiedere un risarcimento, gli oscuri faccendieri che volevano gettare persone nella disperazione e nel fallimento favorendo il riciclaggio di denaro sporco e che oggi, non paghi, vogliono essere risarciti da persone che nulla hanno a che fare con questa vicenda, ma che sono finiti per caso nelle carte di quei personaggi grigiastri che in questo paese trafficano con le informative e con i segreti. La Storia ha dato loro torto e per una volta i loro loschi interessi sono destinati a fallire. La Città li ha espulsi, rigettati. Adesso sta a Voi, Signori della Corte».

Immagine di copertina: iniziativa con i bambini organizzata dal Nuovo Cinema Palazzo (prima della pandemia)