ROMA

San Lorenzo e un Grande Cocomero

Il commissario Tronca vuole sgomberare anche la storica associazione sanlorenzina, che ha fatto della solidarietà la sua arma principale. A rischio le tantissime attività dell’associazione, che coinvolgono bambini e adolescenti in difficoltà. Di questa città vogliono lasciare soltanto macerie.

Oltre vent’anni fa, in occasione delle riprese del film “Il grande cocomero” diretto da Francesca Archibugi, fu individuato a San Lorenzo uno spazio, per allestire il set. La location fu trovata in via dei Sabelli 88, nel seminterrato di un edificio scolastico dei primi anni del novecento. La storia riprendeva il lavoro e l’esperienza di Marco Lombardo Radice, il giovane neuro psichiatra sperimentatore di terapie innovative nella cura dei disturbi psichici dei minori.

Un gruppo di volontari ed ex pazienti, qualche tempo dopo smontato il set, era il 1996, decide di occupare quello spazio, per farne un luogo dove accompagnare bambini e adolescenti in difficoltà nel loro processo di crescita. Accadeva al tempo della Delibera 26. Nel 1998 arriva la concessione dello spazio da parte dell’Amministrazione Comunale.

Da allora, e per molti anni, i locali sono stati recuperati con il lavoro dei tanti volontari che li hanno resi disponibili ad ospitare le molte attività che hanno inventato con i loro ospiti. C’è una sala video attrezzata, dove si fanno anche attività motorie, una stanza per la musica, un laboratorio di video produzioni, un atelier per le attività creative ed espressive, una piccola falegnameria.

Il Grande Cocomero ha fatto parlare anche i propri muri esterni che per tanti anni sono stati un laboratorio per giovani writers. I locali dell’associazione sono frequentati anche, come attività extraclinica, da piccoli gruppi di adolescenti con problemi psichiatrici, provenienti dal vicino centro di Neuro Psichiatria Infantile del Policlinico Umberto I, accompagnati dal personale medico che li assiste. Molte le sperimentazioni: laboratori teatrali, musicali, laboratori di pittura e cartapesta, laboratori di poesia.

Ci sono poi le attività rivolte ai ragazzi del quartiere, lo spazio per gli adolescenti del giovedì pomeriggio “gioveDJ”. A questi si è aggiunto un gruppetto di ragazzi disabili, impegnati in attività di cinema, teatro e musica, ma questo spazio serve anche solo per stare insieme. La sala prove è gratuita per i ragazzi. Le attività culturali (cineforum, dibattiti) e di supporto agli artisti, come gli spazi per i laboratori teatrali e di danza per i più grandi, gli spazi per compagnie teatrali e gruppi musicali sono gratuiti. Così come le feste e le attività per i più piccoli. Quasi ogni settimana “i piccoletti del quartiere” qui festeggiano il loro compleanno. Tante le attività periodiche: il carnevale, il Grande Cocomero a piazza dell’Immacolata, e le iniziative comuni alla Libera Repubblica di San Lorenzo.

Il Grande Cocomero ha accompagnato importanti momenti legati alla vita del quartiere, come l’occupazione del Cinema Palazzo, o la più recente campagna di solidarietà con i migranti ospiti del vicino centro Baobab. Continue le collaborazioni con Mama Africa, Book Cycle, Ararat….

Un progetto continuo ha preso forma nel corso degli anni, con il contributo di chi lavorava nel settore della neuropsichiatria infantile, ma anche dei tanti che si occupavano di animazione sociale, di psicologia, di riabilitazione, di pratiche di mutualità, di invenzione di oggetti a reazione poetica. Molti dei ragazzi che vi hanno trovato assistenza, una volta cresciuti sono rimasti ad animare quei luoghi.

Il Grande Cocomero ha il proprio spazio, il proprio panorama di riferimento nel quartiere. San Lorenzo è il suo spazio e per rappresentarsi ogni anno lo fa raccontandosi in piazza dell’Immacolata, dove intercetta e “lavora insieme”, facendo musica, spettacolo, colorando tutto, anche il Cinema Palazzo, Villa Mercede, le attività sportive che si svolgono ai campi di calcio dei Cavalieri o alla palestra popolare.

Il Grande Cocomero è parte della Libera Repubblica di San Lorenzo, un vero e proprio laboratorio di autogoverno che si è dato il compito di proporre idee per abitare il quartiere e quindi la città. Avrebbe bisogno di nuovi spazi per estendere ed ampliare il proprio modello di cultura ed attività per i giovani adolescenti, che vengono particolarmente presi di mira dalla crisi economica e dai modelli liberisti, che vogliono sostituire lo straordinario valore dello stare e fare insieme con il chiudersi nel proprio egoismo che non salva nessuno. Il Grande Cocomero è riuscito a costruire territorio, a far diventare il proprio spazio di lavoro e di progetto un luogo sentimentale. Questo ora si vuole chiudere. Anche ai ragazzi di via dei Sabelli e ai loro accompagnatori è arrivata la letterina del commissario che ripercorre l’intera storia di corrispondenza infinita intorno a quella stima abnorme che calcolava un affitto insostenibile.

La “letterina” racconta la storia con alcune omissioni tattiche ed errori, riducendo il dialogo, che pure c’era, a pochi freddi atti amministrativi, senza evidenziare l’inerzia del dipartimento patrimonio, che in oltre 10 anni non è riuscito a sistemare le cose definitivamente e stipulare una nuova concessione.Il commissario dice che il Grande Cocomero deve andare via. Non c’è scritto quando, ma il comune DETERMINA “la riacquisizione della disponibilità del locale[…] nei confronti dell’associazione Il Grande Cocomero e/o di terzi anche ignoti che occupano e utilizzano senza titolo tali locali, con estromissione degli stessi e delle eventuale masserizie ivi presenti….”

Ancora”in mancanza di un titolo concessorio, vengono meno i presupposti che giustificano il versamento ridotto dell’indennità d’uso….” e quindi si vuole l’80% del canone che non sarebbe stato versato in questi anni, pari a 116.438,78 euro. Tanti e subito. Da versare entro 30 giorni.

Un mese per cancellare ventitre anni in cui:

“Quello che siamo oggi è tanta esperienza in più, tanta voglia di metterci in gioco con tutti e a qualsiasi età; l’associazione continua a rivolgersi con entusiasmo ed empatia al mondo bambino e a quello adolescenziale, dove tutti noi, riscopriamo una particolare ricchezza di energia, di idee, di voglia e possibilità di trasformazione; ogni iniziativa aggiunge un tassello alla realizzazione dei sogni collettivi che, come semi di un grande cocomero, danno vita a nuove possibilità e momenti di cambiamento.”

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