approfondimenti

EUROPA
Il processo di Budapest
Oggi è la giornata di solidarietà internazionale per Maya imputat* nel processo di Budapest e ora detenut* in un ospedale penitenziario a più di 200 km da Budapest, dopo più di quaranta giorni di sciopero della fame contro le sue condizioni di detenzione. Pubblichiamo l’approfondimento a cura della campagna Free all antifas
Con la dicitura Processo di Budapest, facciamo riferimento ai diversi procedimenti giudiziari che hanno preso il via in seguito alle contestazioni alle celebrazioni neonaziste in occasione delle cosiddette “Giornate dell’onore”, tra il 9 e l’11 febbraio del 2023.
Queste giornate, che ufficialmente celebrano la “resistenza” contro l’Armata Rossa, sono di fatto un insieme di parate e rievocazioni nostalgiche, finanziate direttamente dal governo ungherese, in cui si radunano i partecipanti delle peggiori sigle neonaziste da mezza europa tra cui: Legio Hungaria, Hammerskin, Blood&Honour e Nordic Resistance.
Nell’ambito delle contromanifestazioni che si sono tenute in quei giorni sono state denunciate delle aggressioni al alcuni partecipanti ha portato l’11 febbraio 2023 all’arresto a Budapest di Ilaria e due cittadini tedeschi, Tobi e Anna.
Ad oggi ci sono 15 imputati di cui 3 italiani a piede libero e 12 in germania di cui 2 a piede libero, 8 in varie carceri tedesche e un* in carcare in Ungheria.
Il processo, che in diversi casi ha come perno le dichiarazioni di noti neo-nazisti, ha ben presto acquisito una dimensione europea non solo per effetto del MAE – mandato di arresto europeo – spiccato ai danni delle e degli antifascisti imputati, ma anche per la solerzia delle autorità nazionali dei Paesi coinvolti nel coordinamento della caccia al militante antifascista.
Inoltre l’uso del reato associativo ha permesso l’applicazione di lunghissimi periodi di carcerazione preventiva e restrizioni nelle comunicazioni, intercettazioni, pressioni e violenze nei confronti di amici e familiari degli imputati, e accuse che prevedono molti anni di carcere.
Difornte a un quadro così complesso e preoccupante la solidarietà deve essere all’altezza di questo apparato repressivo e sempre più si devono moltiplica le azioni di solidarietà e lotta a sostegno dei prigionieri antifa in Ungheria, Germania e ovunque in Europa!
Ilaria
Dopo 16 mesi di detenzione a Budapest, è stata liberata nel giugno 2024 perché eletta al Parlamento europeo. Il governo ungherese ha chiesto al Parlamento di revocarle l’immunità e la commissione dovrà decidere sul suo caso tra settembre e ottobre. Qualora l’immunità venisse revocata, il processo a suo carico riprenderebbe e Ilaria rischierebbe nuovamente di essere arrestata ed estradata in Ungheria.
Gabri
È attualmente libero in Italia con divieto di espatrio. Nel marzo del 2024, dopo 3 mesi di domiciliari, la corte d’appello di Milano ha respinto la richiesta di estradizione dell’Ungheria a causa delle condizioni disumane di detenzione nelle carceri magiare. Il suo processo è ripreso insieme a quello per Maja e per ovvi motivi non sta partecipando alle udienze.
Per tutte le informazioni sul processo e la campagna di solidarietà segui: www.instagram.com/comitato_antirep_milano
Gino
Gino è stato liberato. Al momento si trova piede libero in attesa che il processo a Budapest riprenda anche per lui.
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Maja
Maja è stat* arrestat* a Berlino nel dicembre 2023 e, dopo aver trascorso sei mesi in prigione a Dresda, è stat* illegalmente deportat* in una prigione di Budapest il 27 giugno 2024. Nel luglio 2025, Maja ha intrapreso uno sciopero della fame durato 40 giorni e ora si trova in un ospedale penitenziario a più di 200 km da Budapest, vicino al confine rumeno. A settembre riprenderanno le udienze del processo, per il quale rischia fino a 24 anni di carcere.
Per tutte le informazioni sul processo e la campagna di solidarietà segui: https://www.instagram.com/free.maja/
Paul, Nele, Clara, Zaid, Moritz, Luca, Paula ed Emmi
Il 20 gennaio 2025, sette compagni che erano in fuga da quasi due anni si sono consegnati alle autorità tedesche. A loro si è aggiunta Emmi, che si è consegnata due mesi dopo. Nel maggio 2025, Zaid è stato rilasciato dal carcere poiché è stato incriminato solo dalle autorità ungheresi e non anche da quelle tedesche.
Gli altri sette compagni sono attualmente detenuti nelle carceri di Lipsia, Amburgo, Chemnitz e Bielefeld, in attesa della decisione delle autorità tedesche sulla richiesta di estradizione dell’Ungheria. I loro processi si terranno a Dresda e Düsseldorf (a centinaia di chilometri dal luogo di residenza delle loro famiglie). Sono accusati di far parte di un’organizzazione criminale (articolo 129 del codice penale tedesco) e di tentato omicidio. A causa della loro giovane età, alcuni potrebbero essere processati come minorenni. Zaid, in particolare, rischia di essere estradato in Ungheria, o addirittura deportato in Siria, perché non è cittadino tedesco.
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Anna
È stata arrestata a Budapest con Ilaria Salis e Tobi nel febbraio 2023. Ora si trova in Germania con alcune restrizioni. Attualmente è sotto processo a Budapest in contumacia.
Tobi
Tobi è stato arrestato a Budapest nel febbraio 2023 e condannato a 22 mesi di carcere dopo aver accettato il patteggiamento del pubblico ministero. Dopo aver scontato la pena in Ungheria nel dicembre 2024, è tornato in Germania dove è stato immediatamente arrestato di nuovo. È stato poi trasferito nella prigione di Burg in Germania, dove ora dovrà affrontare il processo per il caso Antifa Ost davanti alla Corte regionale superiore di Dresda.
Per tutte le informazioni sul processo e la campagna di solidarietà segui: https://www.instagram.com/free.tobi161/
Hanna
È stata arrestata nel maggio 2024, prima imprigionata a Norimberga, poi trasferita nella prigione di Monaco. Il suo processo è iniziato nel febbraio 2025 ed è ancora in corso. Il procuratore ha chiesto per lei una pena di nove anno, il suo processo dovrebbe concludersi il 15 settembre.
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Paul e Johann
Johann è stato arrestato nel novembre 2024 a Weimar dopo aver trascorso diversi anni in clandestinità. Johann sarà processato davanti alla Corte d’appello regionale di Dresda a partire da questo autunno, insieme ad altri tre detenuti (Paul, Tobias, KW-Thomas/Nanuk) e tre compagni che non sono in carcere.

Iniziative di solidarietà internazionale
In questi anni si sono tenute decine di iniziative a sostegno degli imputati del processo, sia per raccogliere fondi sia per dimostrare azioni di solidarietà concreta e dibatitto sul tema dell’antifascismo. In Germania il movimento di solidarietà per il caso Budapest è iniziato nel febbraio 2023, quando Tobi e Ilaria sono stati arrestati.
Naturalmente, a causa della repressione estremamente dura che gli antifascisti subiscono nel Paese, le manifestazioni contro la repressione non si limitano a singoli casi giudiziari, ma affrontano un contesto più ampio. Alcune delle più grandi manifestazioni contro la repressione si sono svolte durante il Tag X a Lipsia nel 2023, il giorno in cui il tribunale di Dresda ha pronunciato le sentenze di reclusione per gli attivisti di Antifa Ost, e la manifestazione contro la repressione a Jena nel giugno 2025, dove più di 10.000 persone hanno marciato insieme. Regolarmente vengono organizzate manifestazioni davanti alle prigioni dove sono detenuti gli antifascisti.
In Italia fin dall’arresto di Ilaria ci sono state manifestazioni e iniziative che si sono intensificate soprattutto a partire da gennaio 2024 con l’organizzazione di giornate di mobilitazione a Milano che sono iniziate con il corteo nazionale Free All Antifas del 13 gennaio per concludersi con la revoca dell’estradizione per Gabri nel mese di febbraio.
Per tutto l’anno si sono poi sviluppate inizative di approfndimento e benefit fino all’arresto di Gino a Parigi a dicembre che ha visto iniziative coordinate in Francia e in Italia per opporsi alla richiesta di estrazizione in Ungheria. In Francia si è assistito a una grande mobilitazione dal basso che ha coinvolto personaggi della società civile insieme a collettivi, spazi sociali e squadre di sport popolare in una campagna di pressione sulle autorità che ha portato proprio alla negazione dell’estradizione di Gino.
In Italia ricordiamo inoltre il corteo Free All Antifas dell’1 marzo 2025 e le successive mobilitazioni per l’anniversario di Dax che hanno declinato il motto Antifascismo è Anticapitalismo anche attraverso la solidarietà agli imputati e ospitando durante l’assemblea internazionale gli interventi dei comitati da Francia e Germania.
Campagna di raccolta fondi
La solidarietà ha bisogno anche di impegno concreto, per questo la campagna di raccolta fondi ha pagato gli avvocati.e, viaggi di parenti e amici .he e sostegno diretto ai prigionieri con le donazioni raccolte tramite decine di benefit, un corwfoundig ospitato da Produzioni dal Basso e le vendite del fumetto Questa Notte Non Sarà Breve di Zerocalcare. Tuttavia non si è ancora concluso il primo grado di giudizio e le pene previste sono molto alte, è importante continuare a sostenere la cassa nei mesi a venire!
L’associazione Brigate di Solidarietà ha creato un conto dedicato esclusivo per questa causa ed è possibile effettuare donazioni tramite bonifico o pagamento su PayPal.
IBAN: IT20Z0623001616000015293082
Beneficiario: Brigate Volontarie per l’Emergenza ODV
Paypal: https://www.paypal.com/paypalme/brigatevolontarie
Per restare aggiornati sul processo e sulle azioni di solidarietà seguia la Campagna Free All Antifas – Italy
Sito: https://freeallantifas.noblogs.org/
Canale telegram: http://t.me/freeallantifas
Comitato Antirepressione Milano: www.instagram.com/comitato_antirep_milano/
Mail: freeallantifasitaly@inventati.org
Budapest Antifascist Solidarity Committee (in tedesco)
Sito: https://www.basc.news/
Instagram https://www.instagram.com/freebudapesttwo/
Questa mappa è stata presentata il 5 settembre 2025 in contemporanea al festival Renoize – in ricordo dell’omicidio di Renato Biagetti (Roma) e al COA T28 (Milano)- in occasione dell’assemblea pubblica cittadina e della cena benefit per il processo.
Immagine di copertina di Budapest Antifascist Solidarity Committee