DIRITTI

Vergogna razzista alla scuola di Casalbertone

Lunedì 13 e martedì 14 ottobre Casalbertone ha conosciuto una vergognosa pagina di razzismo. Militanti di Casapound, sotto gli occhi della polizia, impediscono l’ingresso agli studenti stranieri.

Uno sparuto gruppo di sedicenti “genitori”, di esponenti di Casapound e della Lega Nord ha impedito l’ingresso di studenti stranieri e insegnanti del Quarto Centro territoriale permanente, bloccandone le attività. La sede del Ctp è situata all’interno della scuola media del quartiere, l’ex “Lucio Lombardo Radice”, ora succursale dell’Istituto Comprensivo “Luigi Di Liegro”.

A detta di questi provocatori a caccia di voti, l’azione intimidatoria avrebbe dovuto essere una protesta contro la compresenza di minori e adulti negli stessi spazi, cosa rivelatasi del tutto infondata. A spalleggiare gli autori dell’intimidazione dell’altro giorno c’è sempre lui: il leghista Mario Borghezio, lo stesso che venne cacciato da insegnati e genitori mentre faceva campagna elettorale davanti a una scuola di Torpignattara. Il parlamentare europeo, incurante che l’obbligatorietà per i migranti di sostenere i test di italiano è stata istituita nel 2010 dal ministro leghista Maroni, ha scritto su Facebook “Stop invasione! Prima la nostra gente!”. Ecco di cosa si tratta: una campagna razzista che da tempo avvelena i quartieri romani con notizie false portata avanti da un’alleanza senza scrupoli di seminatori d’odio. Un patto tra gli autoproclamatisi eredi del fascismo italico e i padani che sputano sui tricolori.

Nel corso delle due concitate mattine, i responsabili della scuola hanno chiamato le forze dell’ordine. Intervenuta sul posto, la polizia non ha fatto nulla per impedire l’azione dei razzisti. Al contrario, ha fatto un sopralluogo all’interno dei locali, accertandone la regolarità. Accesso alla struttura, aule e servizi igienici utilizzati dagli studenti adulti sono nettamente separati da quelli utilizzati dagli alunni delle medie, come prescrive la legge.

Ma cosa sono i Centri territoriali permanenti? E perché i razzisti li disprezzano? Molti forse ricorderanno il film “La mia classe” con Valerio Mastandrea nei panni dell’insegnante di italiano, che tanto successo ha avuto al Festival di Venezia. Ma non tutti sanno che la legge che istituisce servizi come quello di Casalbertone parla chiaro: i Ctp hanno lo scopo di svolgere attività di formazione permanente. Le attività si tengono da sempre all’interno degli istituti scolastici, rispettando le norme in materia di tutela dei minori e promuovendo la funzione inclusiva delle scuole. La scuola, da sempre, è e deve essere di tutti.

La sede distaccata del quarto Ctp di Casalbertone è attiva dal 2009. In questi anni non si è mai verificato nessun episodio spiacevole né è sorto alcun problema per la compresenza delle attività. Peraltro, la maggioranza degli studenti stranieri frequentano la scuola per adempiere a un obbligo imposto dalla legge: per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno è obbligatorio frequentare un corso di lingua italiana e di educazione civica. Altri si iscrivono al Ctp per prendere la licenza media.

Secondo i razzisti, la scuola sarebbe “invasa da centinaia di immigrati”. Ma il numero degli stranieri frequentanti è esiguo. Su un totale di circa 80 iscritti, la presenza contemporanea è in media di 15-20 persone. Il massimo delle presenze, che si raggiunge solo nei giorni degli esami, è di 40 studenti, a fronte di circa 190 alunni della scuola media.

È evidente l’intento pretestuoso dell’azione che cavalca il clima di xenofobia e razzismo, per fomentare odio e paura, creare divisioni e lacerazioni nei quartieri della nostra città. Come associazione Yo Migro, attiva da anni nel territorio, abbiamo costruito una relazione di collaborazione positiva con il Ctp di quartiere. Sappiamo bene che la sua presenza a Casalbertone costituisce una ricchezza per tutti. È un servizio utile a diffondere conoscenze reciproche: aiuta a superare diffidenze e incomprensioni. Un antidoto alla violenza e all’incomunicabilità tra i tanti che vivono i nostri territori.

Il Ctp è determinato a non cedere a questa intimidazione e riprendere al più presto le attività nella sua sede istituzionale. Il quartiere di Casalbertone intende respingere a testa alta questo attacco violento di chiaro stampo fascista e razzista.

A seguire riportiamo alcune testimonianze raccolte mercoledì 15 ottobre davanti alla scuola.

Angela Plateroti, referente del IV CTP, sede di Casalbertone:

Marina Bozzuto, insegnante di matematica alla scuola media:

Associazione di promozione sociale Yo Migro
RM_ResistenzeMeticce