DIRITTI

Ventimiglia: arresti e violenze contro migranti e antirazzisti

Prendono parola gli attivisti dopo le calunnie, le cariche della polizia, le deportazioni e gli arresti. Intanto il corteo per chiedere l’apertura della frontiera è stato annullato per “non cadere nelle provocazioni della polizia”.
Dopo cariche e sgomberi, si scende in piazza a Ventimiglia

Torniamo a Ventimiglia dopo i fatti degli ultimi giorni, raccontati e denunciati dagli attivisti sul loro blog, sui social network e infine durante una conferenza stampa che si è tenuta domenica 7 agosto alle ore 14 nella piazza del paese per parlare dello spirito dell’iniziativa del presidio permanente e della situazione dei migranti in transito: “tanto è stato detto in questi giorni sui “noborder” e sulla situazione a Ventimiglia, spesso con grossolane inesattezze, malafede e falsità: speriamo che oggi da parte della stampa ci sarà almeno la correttezza deontologica di venire a sentire cosa abbiamo da dire” dicono gli organizzatori.

Per renderci conto del clima che si vive a Ventimiglia è bene ricordare, come testimoniato da diversi media, i violenti insulti ai migranti, con epiteti razzisti e offensivi, da parte della polizia. Così, mentre i migranti vengono deportati e privati della libertà di muoversi, la solidarietà viene punita e criminalizzata con fogli di via, arresti, divieti di dimora e altre misure con cui si colpisono da mesi decine di solidali. Gli attivisti denunciano inoltre come tutte le persone che abbiano cercato di recarsi semplicemente a piedi e in macchina verso la piazza per partecipare alla conferenza stampa siano state sistematicamente bloccate dalla polizia, in un clima di intimidazione e violenze continue contro migranti e solidali antirazzisti che sta crescendo giorno dopo giorno da diversi mesi.

Gli attivisti denunciano in conferenza stampa le “cariche ingiustificate da parte della polizia contro chi portava solidarietà a quei migranti che avevano deciso di abbandonare il campo della Croce Rossa a causa delle orrende condizioni di quel luogo”. Cariche effettuate con violenza e senza lasciare alcuna via di fuga, avvenute a freddo contro una quarantina di solidali del presidio intenti a volantinare, mentre subito dopo la polizia ha lanciato gas lacrimogeni sui migranti.

“Sono sette i cittadini francesi e spagnoli espulsi dall’Italia dopo l’arresto” mentre il totale dei fermati è salito ad 11 persone, due delle quali tratte in arresto con l’accusa di resistenza. “Lo scorso sabato 6 agosto, dopo un volantinaggio in spiaggia, abbiamo deciso di andare in circa una quarantina verso il centro della Croce Rossa, dove i migranti erano stati forzati a rientrare in seguito alla protesta dei balzi rossi di ieri. Stavamo tranquillamente raggiungendo il luogo lungo i binari dismessi del Parco Roja quando d’improvviso una camionetta di polizia antisommossa si è schierata di fronte a noi per bloccarci. Non c’è stato nessuno “scontro”, i celerini, scudi e manganelli alla mano, hanno sparato diversi gas lacrimogeni per allontanarci. Di fronte alla nostra ritirata, siamo stati inseguiti e attaccati dalle camionette in corsa a tutta velocità” raccontano gli attivisti durante la conferenza stampa.

“I poliziotti sono riusciti a fermare alcuni compagni a suon di manganellate. Le persone fermate sono 11. Abbiamo poi appreso dalla stampa che un agente è rimasto vittima di un infarto durante questa operazione. Sappiamo che c’è già chi sarà pronto a strumentalizzare questo episodio, ma la responsabilità di quanto accaduto è tutta della questura e delle istituzioni, della loro assurda gestione dei migranti in transito a Ventimiglia. Questa giornata ne è l’ennesima prova” continuano annunciando che il corteo sarà annullato e trasformato in un presidio solidale con i migranti perchè “non vogliamo cadere nelle provocazioni della polizia”.

Accoglienza e solidarietà sono questioni etiche ed umane che riguardano le pratiche della democrazia: per questo, oltre a sostenere la libertà dei migranti di muoversi “vogliamo continuare a prendere parola e lottare contro le deportazioni e le politiche della UE e il regime delle frontiere e continuare a sostenere il diritto a muoversi liberamente da parte di chi fugge da condizioni di vita peggiori”.

• Guarda il video della conferenza stampa

• Vai alla pagina fb del Presidio Permanente No Borders

• Guarda il video (pubblicato dal Fatto Quotidiano) delle violenze della polizia: