ROMA

Una feroce campagna stampa contro l’occupazione del Virgilio: rispondono gli studenti

La risposta delle studentesse e degli studenti del liceo Virgilio di Roma alla campagna di criminalizzazione di parte della stampa cittadina.

Una vera e propria campagna stampa, con articoli quotidiani e nessuna possibilità di replica contro l’occupazione del Liceo Virgilio. Una valanga di merda simile è da tempo che non si vedeva. Siamo abituati da un paio di decadi almeno alle campagne di criminalizzazione contro gli studenti che, per la ragioni più varie, decidono di occupare la propria scuola come forma di lotta e protesta. Seguono sempre lo stesso copione: si inferiorizza chi protesta come fannullone, invasto ideologico, strumentalizzato dall’esterno e così via. Poi i vecchi dicono che tutto è già stato fatto e serve il dialogo, non è il ’68, manco il ’77 e mo manco più tempo di noglobal. Poi si parla dei danni e della sicurezza, del fatto che è una forma di lotta antidemocratica e illegale, si fa la conta dei favorevoli e dei contrari.

Nessuno che vada mai a chiedere a vedere e cosa fanno gli “okkupanti”, come si tenta di ridicolizzarli. Ma questa volta si è superato il segno, dipingendo l’occupazione come una Sodoma e Gomorra di perdizione, inventando di sana pianta, ingigantendo, trasfigurando. Foto e voci rubate da internet per fare un collage grottesco. In prima file, neanche a dirlo, il Messaggero. Droga, notti selvagge, distruzione. Mai un perché, una domanda, o il racconto delle assemblee e degli incontri di approfondimento e dibattito, ma solo odio per ragazzi che decidono di organizzare il loro tempo, impegno e divertimento (o parte di esso) fuori dai circuiti del consumo commerciale o del disimpegno, e perbenismo ipocrita venduto come scoop.

Ps: vale la pena ricordare come è nata la protesta dagli studenti, ovvero dal crollo di una porzione del tetto della loro scuola che letteralmente gli è crollato in testa

Di seguito la nota firmata dal Collettivo Autorganizzato Virgilio:

Rispondiamo brevemente ai vili attacchi giornalistici che stanno diffamando con assurde falsità la nostra occupazione in questi giorni. La violenza di questi articoli ci lascia basiti, la volontà di delegittimare la nostra protesta con folli accuse ci deve far riflettere sul ruolo dell’informazione nel nostro paese.

Entrando nel merito degli articoli ci sentiamo di dichiarare che molti danni purtroppo preesistevano all’occupazione e i pochi che si sono verificati durante questi giorni li abbiamo riparati. Per quanto riguarda la restituzione la scuola è stata ripulita e risistemata, le classi riordinate, le LIM ed i computer non sono stati toccati o danneggiati, i bagni sono stati puliti, il sistema di allarme è stato solamente sganciato e non è assolutamente rotto. Inoltre se ci dovessero essere danni minori che sono sfuggiti alla nostra vigilanza, siamo disposti a ripagarli con i fondi del collettivo. Per questo concerne il Virgilio Savage Party i soldi della serata NON servono a ripagare i “dj antagonisti” tanto meno a finanziare “attività più o meno illecite” ma sono destinati esclusivamente a sostenere le iniziative del collettivo. Ancora, riguardo l’accusa di aver favorito lo spaccio nel nostro istituto ribadiamo chiaramente che abbiamo provato a limitare con ogni mezzo la vendita di droghe nella nostra scuola, anche se, ovviamente controllare più di 1500 persone non è facile

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Vogliamo ristabilire la verità. A breve racconteremo le condizioni della nostra scuole tramite un reportage fotografico che mostra le vergognose condizioni di larghe parti del nostro istituto. Ribadiamo con forza che nessun tipo di attacco strumentale riuscirà a tenere nascoste le nostre ragioni.

Continueremo a mobilitarci senza paura e orgogliosi del percorso fatto fino ad ora.