Una fabbrica di sogni

Piscine di Torre Spaccata, Cinecittà: un esempio virtuoso di partecipazione e rapporto tra enti di prossimità e comunità territoriali.

Ci sono casi in cui istituzioni locali, comitati di cittadini, operatori sociali, enti di formazione e cooperative innescano un meccanismo virtuoso, cambiano la realtà dei territori, assieme dandosi man forte l’uno col l’altro. Non succede spesso, ma quando accade vale la pena raccontarlo, come nel caso della “Fabbrica dei Sogni”, un progetto di intervento comunitario con l’obiettivo di rilanciare il destino di Piscine di Torre Spaccata, nel territorio di Cinecittà, presentato oggi alla cittadinanza.

Questa storia inizia nel 2011, quando il presidente del X municipio Sandro Medici lancia un progetto per lo sviluppo delle comunità territoriali. Da quel momento le competenze degli operatori sociali della cooperativa Stand Up, con altre cooperative, gli assistenti sociali del municipio e il Dipartimento di studi urbani dell’Università di Roma 3 si mettono in connessione e in rapporto con il territorio, a cominciare dal Comitato di Quartiere di Piscine di Torre Spaccata, un lavoro certosino fatto di formazione ed incontri con gli abitanti del quartiere, nell’Agenzia Diritti del municipio e negli spazi della parrocchia.

Sono due i bisogni su cui intervenire con urgenza: uno spazio per gli anziani nel quartiere che non c’è e la rivitalizzazione del mercato comunale “fantasma”, dove lavorano pochissimi operatori e molti spazi sono abbandonati, in un territorio con pochi servizi e un tasso di disoccupazione in costante crescita negli ultimi anni. Abbandonati sono anche molti dei locali presenti sotto i palazzi del quartiere, sempre di proprietà comunale. Nel 2012 vengono individuati con l’amministrazione municipale gli spazi vuoti di proprietà pubblica sul territorio e prende il via il progetto del centro anziani, poi lo stesso municipio con un’ordinanza assegna alla Fabbrica dei Sogni sei box vuoti del mercato rionale per riattivarli subito con un polo dell’artigianato e uno del biologico.

L’interesse per il progetto cresce, e la Fabbrica dei Sogni incontra, su mandato del municipio, gruppi e associazioni che fanno richiesta di spazi pubblici. Intanto il Comune di Roma continua ad ignorare le richieste di assegnazione, ed è a questo punto che nasce il Comitato di sviluppo locale, gruppo che raccoglie il comitato di quartiere, il centro anziani, l’agenzia diritti e 53 singoli o enti di diversa natura interessati a cooperare per riattivare un polo produttivo, economicamente e socialmente, negli spazi pubblici abbandonati di Torre spaccata.

Sabato 4 maggio questa storia lunga cinque anni segna un passaggio importante, con la consegna da parte del presidente del municipio Sandro Medici di un’ordinanza di custodia di 24 box del mercato e 18 locali. Una giornata d’incontri, musica, laboratori per presentare alla città il progetto che parla di sport, economia e sviluppo territoriale, formazione e cultura.