EUROPA

Ucraina, incontro con Vasyl Cherepanyn a Madrid

Alla tre giorni “Il nuovo ratto d’Europa”, tenutasi a Madrid dal 27 febbraio al 1 marzo, ha partecipato una delegazione di compagni ucraini, che ha animato un dibattito tenutosi presso il Patio Maravillas di cui riportiamo il video, utile per offrire spunti di riflessione rispetto una situazione sicuramente molto complessa come quella ucraina.

Riportiamo qui inoltre la lettera aperta sulla situazione ucraina dal punto di vista di un compagno che vive a Kiev, Volodymyr Ishcenklo, dal titolo “I hate! On war in Ucraine“.

È un bene che non ho sprecato tutta la mia giornata rispondendo alle mail dell’odio. Per alcuni idioti isterici mi sono arreso ai fascisti, per altri—ho tradito la Patria. Il tempo è ora prezioso e va usato in maniera efficiente. Questo è perché rispondo a tutti con un solo post.

Odio gli Euroidioti che hanno dato origine a tutto questo per via dei loro piccoli tick e del loro sciovinismo culturale. Odio il bastardo che si è aggrappato al potere nonostante le dozzine di morti e che ora vuole tornare nel paese a bordo di carri armati stranieri. Odio la precedente opposizione, che è diventata le autorità di oggi, e che non ha trovato nulla di meglio da fare che “salvare la lingua ucraina” [ restringendo quella russa], che popolano il governo con fascisti e promettono misure sociali impopolari. Odio le autorità locali, che sono così spaventare per le loro posizioni che sarebbero felici di essere lo zerbino di una amministrazione occupante.Odio il tiranno nel Cremlino, che ha bisogno di una piccola guerra vittoriosa per rafforzare il rublo ed il suo stesso, quasi illimitato potere.

Odio tutti questi burocrati europei e statunitensi “profondamente preoccupati”, che introducono sanzioni solo qualdo il governo è tutto tranne che rovesciato e distribuiscono gli aiuti a condizioni simili a quelle di una rapina in pieno giorno. Odio i fascisti ucraini e russi, che non riescono ad abituarsi alla realtà di un paese multiculturale e multilinguistico e sono pronti a distruggerlo.

Odio quei “liberali”, che erano pronti a coprire ed a non distanziarsi mai dai fascisti presenti nella Maidan credendo che stessero supportando un movimento democratico tutto ucraino, piuttosto che spingendo il paese verso una guerra civile.

Odio me stesso ed gli altri della sinistra per aver passato molto del nostro tempo nelle recriminazioni reciproche piuttosto che aver costruito un movimento politico potente. Divisi, possiamo influenzare poco sia la Maidan che l’anti-Maidan. Parte della colpa è anche nostra. Io sono per la pace. Mando questi fiori da Wallonia. Bucaneve su uno sfondo di foglie verdi dell’anno scorso. Spero che non sia l’ultima volta che li vediamo. Domani ritorno al mio paese diviso e prego che alla fine terminerà tutto con una seconda guerra di Crimea piuttosto che con una terza guerra mondiale. Perché la guerra non si evolverà in una rivoluzione mondiale (le possibilità perché ciò si realizzi sono molte di meno che 100 anni fa) ma in un olocausto nucleare.

Compagni russi, domani alle 14:00 andate nelle piazze centrali delle vostre città per fermare l’intervento in Ucraina. Compagni ucraini, pensiamo a cosa possiamo fare. È chiaro che aderire al Right Sector [che ha lanciato una chiamata per la mobilitazione] non è un’opzione.

English version

Writing from a critical position is not something to be widely appreciated in turmoil times. For some hysterical idiots I’ve succumbed to the fascists, for others–betrayed the Fatherland. Time is now precious and to be used efficiently. This is why I respond to all in a single post. I hate the Euroidiots who started all this because of their little ticks and cultural chauvinism. I hate the bastard who clung to power despite dozens of deaths and who now wants to return to the country on foreign tanks. I hate the former opposition, who became today’s authorities, and who found nothing better than to “save the Ukrainian language” [by restricting Russian], populate the government with fascists, and promise unpopular social measures. I hate Crimean authorities, who are so afraid for their places that they would happily serve as the doormat of an occupying administration.

I

hate the tyrant in the Kremlin, who needs a little victorious war to strengthen the rouble and his own, almost unlimited power. I hate all these “deeply concerned” EU and US bureaucrats, which introduce sanctions only when the government is all but toppled and give aid under conditions resembling daylight robbery.

I hate Ukrainian and Russian fascists, who cannot get used to the reality of a multicultural and multilingual country, and are ready to destroy it. I hate those “liberals,” who were ready to cover for and never distanced themselves from the the fascists present on the Maidan to give a chance for truly all-Ukrainian democratic movement rather than pushing the country to a Civil War.

I hate myself and other leftists for spending most of our time in mutual recriminations rather than the building of a powerful political organization. Divided, we could influence little the Maidan or the anti-Maidan. Part of the blame lies with us. But I am for the world peace. I send these flowers from Wallonia. Snowdrops against the background of green leaves from last year. I hope this is not the last time we see them. I just returned to my divided country and pray that all it will all end with a Second Crimean rather than Third World War. Because this war won’t grow into a world revolution (the chances for that are much less than 100 years ago) but in a nuclear holocaust.

Russian comrades, go to the central squares of your cities so that you could stop the intervention into Ukraine. Ukrainian comrades, let’s think what we could do. It’s clear that signing up in the Right Sector [which has issued a call for mobilization] is not an option

Il video dell’appello’

Il testo dell’appello

RUSSIA, STOP THE WAR AGAINST UKRAINE!

Dichiarazione pronunciata durante “New Abduction of Europe”Madrid, 1 marzo 2014

Negli ultimi mesi gli ucraini in tutte le piazze stavano lottando per stabilire la democrazia nel proprio paese. La protesta, chiamata Maidan, ha affrontato una violenza, una repressione ed un terrore da parte della polizia senza precendenti, organizzata dall’apparato statale dell’Ucraina. I manifestanti sono stati picchiati, rapiti, torturati, centinaia di loro sono stati uccisi dalle forze speciali di polizia, dai criminali e dai cecchini. Milioni di ucraini si sono ribellati contro il regime oligarchico, corrotto e sanguinario di Yanukovych, sostenuto dal Cremlino, e hanno vinto .

Questa autentica rivolta emancipativa del popolo é fondamentalmente europea – l’idea stessa di Europa è stata reclamata sull’idea del Maidan. Il Demos dell’Ucraina stava lottando contro l’oligarchia neo- feudale e ha dimostrato al mondo intero che la vera democrazia è viva oggi. Una Nuova Europa è nata nel Maidan – L’Europa della solidarietà, della dignità, dell’auto-organizzazione e della libertà .

Il 1° marzo 2014 le autorità russe hanno dichiarato ufficialmente un’invasione armata nel territorio ucraino. Negli ultimi giorni le truppe russe sono intervenute in Crimea, bloccando gli aeroporti, i mezzi di comunicazione, gli edifici amministrativi, gli insediamenti dell’esercito ucraino ed i confini dell’Ucraina . Stiamo osservando ormai una contro-rivoluzione armata come risposta alla rivoluzione democratica ucraina, il putsch russo condotto dal regime fascista di Putin su scala internazionale.

Chiediamo alle autorità russe di fermare l’invasione armata in Ucraina e di ritirare le truppe russe dal proprio territorio! Il diritto di definire il futuro dell’Ucraina appartiene ai suoi cittadini!

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