ROMA

Tufello: mobilitazione in difesa dei lavoratori ambulanti del mercato

Mobilitazione in piazza degli Euganei impedisce a Polizia Locale di Roma Capitale di sequestrare la merce ai lavoratori. Successivamente strappato incontro con l’assessore al commercio del Municipio III.

Questa mattina in piazza degli Euganei, si è svolta una mobilitazione per difendere i lavoratori ambulanti che, ogni giorno, svolgono le loro attività attorno al mercato coperto. Uomini e donne – italiani e migranti – che fanno parte del tessuto del nostro quartiere e che svolgono il loro lavoro nel centro della vita sociale del Tufello.

Assieme agli attivisti dell’Unione Sindacale di Base, della Rete Sociale III Municipio e della Palestra Popolare Valerio Verbano, abbiamo dato vita a un momento di comunicazione e denuncia, con striscioni, interventi al megafono e volantinaggio, organizzato assieme ai lavoratori ambulanti per portare loro solidarietà. Lo stesso tipo di mobilitazione e solidarietà che si mette in campo quando ci troviamo assieme a difendere gli inquilini delle case popolari dagli sfatti.

A partire da oggi – lunedì 16 ottobre 2017 – la Polizia Locale di Roma Capitale ha annunciato che passerà al sequestro della merce dei venditori ambulanti, dopo giorni di intimidazioni e minacce. Ma ciò non è accaduto anche grazie alla solidarietà del quartiere e alla mobilitazione delle strutture sociali del territorio.

Dieci anni di crisi economica hanno modificato radicalmente possibilità e prospettive di vita, soprattutto nei territori e nei quartieri popolari. Così in molti hanno trovato un impiego precario vendendo merce all’esterno del mercato, creando una sinergia, assieme a tutte le altre attività, che rende la piazza viva dal punto di vista sociale ed economico.

Invece di trovare una soluzione alla vita di questi lavoratori precari, l’amministrazione comunale e le istituzioni hanno deciso di gestire questo problema solo in termini di cieca legalità e di decoro dello spazio pubblico. Le nostre vite, i nostri diritti vengono sempre dopo.

Inoltre, vale la pena notare come, contro la retorica della guerra tra poveri e quella del “prima gli italiani”, oggi ci siamo trovati a difenderci insieme, a partire dai nostri interessi concreti, “italiani” e “stranieri”.

Dopo la mobilitazione in piazza, che ha costretto i vigili urbani a non entrare in azione grazie alla presenza visibile e rumorosa di decine di persone, ci siamo spostati nella sede del III Municipio, dove è stato ottenuto un incontro con l’assessore al Commercio.