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Torna il Newroz

Il capodanno curdo: importanza culturale e significato politico di una festa diventata di tanti. A Roma “Newroz Pire Be“: 21, 24 e 25 marzo, presso il centro socio-culturale curdo Ararat.

Il “Newroz” curdo

Il Newroz è il capodanno dei curdi (in Iran è Nowruz, data la differente pronuncia). Lo festeggiano il 21 marzo, il primo giorno di primavera. Il Newroz ha origini persiane, nella tradizione religiosa dello Zoroastrismo, ed è celebrato nelle regioni che hanno subito l’influenza culturale dell’Iran o che hanno accolto migranti persiani.

Il Capodanno curdo

Newroz è la festa curda che corrisponde alle celebrazioni persiane per il nuovo anno “Nowruz”. Il Newroz curdo coincide con l’equinozio di primavera e ne celebra l’inizio. Col tempo, il Newroz ha assunto anche altri significati, simboleggiando altri inizi, ed è diventato così anche l’occasione per supportare la causa curda. Per questo il Newroz è considerato la festa più importante nella cultura di questo popolo. Solitamente si celebra nei giorni vicini all’equinozio di primavera e quest’anno sarà festeggiato tra il 17 e il 22 marzo.

Al Newroz possiamo trovare cibi speciali, fuochi d’artificio, danze, canti e declamazioni di poesie. Vengono raccolti i fiori primaverili (tulipani, giacinti, fiori di salice), si indossano vestiti nuovi e la ceramica viene rotta per il buon auspicio. Le famiglie si riuniscono in campagna, per godere della natura e della crescita primaverile.

I festeggiamenti del Newroz presentano caratteristiche locali nelle varie regioni del Kurdistan. Nelle regioni del sud e dell’est, alla vigilia del Newroz vengono accesi dei falò. Questi fuochi simboleggiano la fine della stagione buia, dell’inverno e l’arrivo della primavera, la stagione della luce. Nei tredici giorni successivi al Newroz, le famiglie si fanno visita l’un l’altra e visitano anche le tombe dei parenti defunti. Tutti cercano di risolvere attriti o fraintendimenti che si portano dietro dall’anno appena trascorso. Anche se tanti curdi sono da tempo nomadi, continuano a festeggiare le date importanti legate alla loro cultura. Queste includono la stagione degli agnelli, una festa che si celebra prima di portare le greggi ai pascoli estivi, i giorni della tosatura e il tempo del ritorno al villaggio in autunno. Per i curdi, le festività islamiche variano di importanza a seconda della sensibilità di ognuno [2].2

Fonte: kurdishquestion

Newroz 2017: No alla dittatura. Sì a democrazia e libertà

Milioni di persone celebrano il Newroz il 21 marzo che sancisce l’inizio di un nuovo anno e della Primavera. Il popolo kurdo si rifà alla leggenda, secondo la quale il fabbro Kawa sconfisse il tiranno Dehaq ponendo così fine a secoli di oppressione.

Il Newroz viene celebrato come una festa di pace, libertà e democrazia. Questi valori sono fondamenti di ogni società e attualmente più che mai in pericolo. La difesa risoluta e collettiva di quei valori è un chiaro no alla guerra e alla dittatura: questi valori sono capisaldi anche del Newroz di quest’anno.

La guerra e la dittatura caratterizzano il Medio Oriente. Con le misure prese dopo il colpo di stato militare del 15 luglio 2016 Erdogan e i suoi seguaci hanno portato la Turchia ad una vera e propria dittatura. Tutti i diritti e le libertà sono state cancellate e decine di co-sindaci, politici democraticamente eletti, tra cui deputati dell’HDP, detenuti. Il governo turco aveva già terminato il dialogo per una soluzione politica della questione curda e intensificato la guerra in Kurdistan. Centinaia di civili sono stati uccisi e interi quartieri sistematicamente distrutti dall’esercito.

Parallelamente a questi sviluppi la Turchia ha avviato una politica di espansione nella vicina Siria e in Iraq: questo non solo è pericoloso per lo sviluppo della regione, ma in particolare nel contesto della sua cooperazione con i gruppi islamisti. L’obiettivo in questa aggressione che viola ogni diritto umano sono i risultati progressivi dei curdi e dei loro alleati regionali. Il modello della Federazione Democratica del nord della Siria con i suoi principi di equità democratica, ecologia e di genere è il modello futuro per l’intera regione. Lo Stato turco porta ad una grande polarizzazione della società e realizza intimidazioni nei confronti di attivisti dell’opposizione.

Quest’anno il Newroz si svolge in un contesto di pesante stato d’assedio e sarà al tempo stesso un modo per contestare il prossimo referendum del 16 Aprile che prevede di votare sull’emendamento costituzionale che vuole imporre e legittimare il regime dittatoriale in Turchia. I curdi e tutte le forze democratiche della Turchia si posizioneranno per il NO, contro la dittatura, la guerra e lo sfruttamento, per la giustizia, la pace, la libertà e la democrazia.

Questo anno decine di delegazioni di osservatori da tutta l’Europa, compresa l’Italia, sono partiti per partecipare allo svolgimento dei festeggiamenti, con l’invito dell’HDP, con lo slogan “Vinceremo di Sicuro” in molte città turche e curde, cominciando dal 17 Marzo da Nusaybin sino al 21 Marzo data in cui si festeggerà in 33 città contemporaneamente. Non solo in Turchia ma anche in tutto il Medio Oriente, in Europa, Italia inclusa, i curdi e i solidali con il popolo curdo festeggeranno:

Invitiamo a tutti partecipare ai festeggiamenti del Newroz 2017

Le città e le date del Newroz in Italia sono le seguenti:

Parma 18 Marzo

Bari 19 Marzo

Torino 20 Marzo

Roma 21-25 Marzo

Salerno marzo

Palermo 24 marzo

UIKI Onlus – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia