ROMA

Tor Bella Monaca respinge i fascisti

Un presidio del quartiere caccia Forza Nuova e Castellino. Non passeranno!

Ieri, martedì 11 luglio, si sarebbe dovuto svolgere un corteo, chiamato da Forza Nuova e dalla sigla “Roma ai Romani”, a via dell’Archeologia, cuore del quartiere di Tor Bella Monaca. In quel quadrante di città i problemi e i nodi irrisolti sono visibili e colpiscono direttamente gli abitanti: sfratti e mancanza di case, assenza totale di servizi e abbandono completo di tutte quelle famiglie che conoscono lo Stato solo attraverso la presenza delle forze dell’ordine.

Nonostante il divieto di manifestare, uno sparuto gruppo di militanti di Forza Nuova si è raggruppato davanti alla sede di USB e ASIA, presidio democratico al servizio dei cittadini del quartiere, e ha più volte tentato di attaccare chi era lì davanti a difendere alla luce del sole quello che quotidianamente mette in campo: lotta per la casa con agli sfrattati, sostegno nella lotta contro la precarietà e la mancanza di diritti sul lavoro. Ma i tentativi dei fascisti non sono andati a buon fine e il presidio li ha cacciati dal quartiere.

Ieri, è andata male a chi prova a soffiare sul fuoco del disagio sociale. Ma la battaglia nelle periferie romane è quotidiana ed occorre continuare a intervenire politicamente, per evitare che questi soggetti tornino a strumentalizzare l’abbandono che migliaia di persone soffrono in questa città.

È notizia di oggi come in Italia, l’1.2% delle famiglie detenga il 20.9% della ricchezza totale: in pochissimi si spartiscono la torta e a tutti gli altri non resta che combattere per le briciole. Chi scarica la colpa sui migranti è semplicemente al servizio dei pochissimi che in questi anni di crisi hanno continuato ad arricchirsi. Il loro razzismo non deve e non può avere cittadinanza nei nostri quartieri.