DIRITTI

Sui nostri corpi e sulla nostra vita decidiamo solo noi

Il 28 settembre NonUnaDiMeno torna in piazza a Milano, Bologna, Pisa, Genova, Napoli, Mantova, Brescia, Brindisi, Salerno e in tante altre città in occasione della Giornata Mondiale per l’Aborto libero e gratuito. Manifestazioni in centinana di piazze in tutto il mondo.
Nella capitale, appuntamento alle ore 18 a piazza dell’Esquilino.
• EDITORIALE NON UNA DI MENO: Ve la siete cercata!

Il 28 settembre in molte parti del mondo le donne si mobiliteranno in occasione della giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro.  Sono molti infatti i paesi in cui l’aborto è ancora illegale, la libertà di scelta e le condizioni di sicurezza delle donne non sono garantite.

Anche l’Italia ha risposto all’appello lanciato dalle sorelle argentine a fare del 28 settembre un nuovo giorno di lotta globale. In Italia siamo di fronte al sistematico sabotaggio dell’accesso all’aborto. Benché infatti garantita dalla legge 194/1978, l’interruzione volontaria di gravidanza è di fatto impedita attraverso l’obiezione di coscienza dei medici o, come in Lombardia, addirittura l’obiezione di struttura. Il tasso di medici obiettori in Italia ha raggiunto il 70% tra i ginecologi, il 48% tra gli anestesisti e prende sempre più piede anche tra i farmacisti. Allo stesso tempo solo il 15% delle interruzioni volontarie di gravidanza viene praticata attraverso la somministrazione della pillola abortiva RU486; la percentuale europea più bassa, a fronte del 90% in Svezia, del 57% in Francia e del 65% in Portogallo. L’ottimo lavoro di mappatura dal basso svolto grazie a Obiezionerespinta.org – progetto nato dentro le lotte di Non Una Meno – ne restituisce la fotografia dettagliata, oltre ad essere uno strumento di inchiesta e denuncia in continuo divenire e che parte dalla diretta esperienza delle donne.

L’aborto rappresenta una cartina di tornasole della condizione delle donne, nel mondo e in Italia. “Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo” questo lo slogan dello scorso 8 marzo, questa la questione che continua a rimanere centrale nel movimento: se la nostra vita vale meno delle altre, se la nostra volontà non conta, noi non torniamo a casa!

La mobilitazione è ripartita con il corteo a Firenze dello scorso Sabato 16 Settembre, in solidarietà con le studentesse americane stuprate da due carabinieri, al grido “le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”. Della violenza sulle donne se ne sta facendo un uso politico per legittimare la stretta autoritaria, la chiusura dello spazio pubblico, e fomentare l’odio razzista, sessista e la guerra tra poveri. Questa la denuncia che è giunta forte e chiara anche sotto la sede del quotidiano Il Messaggero, contro la sua campagna per Roma Sicura che fa della tutela del “sesso debole”, patrimonio della nazione, anche un tema per un esplicito attacco al femminismo e all’autodeterminazione delle donne. Dopo il manuale anti-stupro, infatti, Lucetta Scaraffia ritorna sul tema con un nuovo articolo dal titolo ancora più esplicito: emergenza stupri, no alle utopie serve prevenzione. L’utopia sarebbe abbandonare finalmente la retorica del “se l’è cercata”, attaccare la colpevolizzazione delle donne che non restano a casa e non accettano la protezione di mariti, carabinieri, fascisti vari.

Per questo domani, 28 Settembre, alle ore 18 a piazza Esquilino l’invito è a scendere in piazza con il mattarello e la minigonna al grido “Ve la siete cercata!” Provocazione, ma non solo: attraversare la città ostentando la propria autodifesa e autodeterminazione sembra essere un messaggio essenziale da ribadire dentro il contesto di una guerra alle donne dispiegata.

Anche a Milano, Bologna, Pisa, Genova, Napoli, Mantova, Brescia, Brindisi, Salerno e in tante altre città Non Una Di Meno tornerà in piazza. Una mobilitazione diffusa, dunque, che è ripartita dalla continuità e dall’accumulo di relazioni e di lavoro politico nei diversi territori. Per questo motivo è risultata una nota stonata l’iniziativa della Cgil che solo qualche giorno fa ha convocato una propria giornata di mobilitazione per il 30 settembre. Tra le altre, è la femminista storica Lea Melandri a rispondere con più fermezza alla Cgil.

 

La potenza di questo movimento è nel nome stesso: Un movimento plurale, aperto, radicale, intergenerazionale, transfemminista, antirazzista e capace di elaborazione politica e programmatica. Non Una Di Meno si incontrerà in assemblea nazionale a Pisa il 14-15 Ottobre, anche e non solo per rilanciare sulla data del 25 Novembre.

Dinamopress seguirà, come sempre, la giornata di mobilitazioni del 28 Settembre nonché tutti i prossimi appuntamenti di NonUnaDiMeno.

 

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