ROMA

Sgomberato lo spazio ecologista Berta Cáceres a Roma

La “laboratoria” era stata occupata il 6 marzo scorso per coniugare ecologismo radicale e autogestione

Questa mattina carabinieri e polizia si sono presentati alla laboratoria ecologista Berta Cáceres e l’hanno sgomberata. Era stata occupata il 6 marzo scorso. Dentro c’erano tredici persone a cui sono stati contestati diversi capi di imputazione. Fuori si è radunata velocemente una piccola folla che ha portato sostegno e solidarietà. Alla vista di una delle occupanti è partito il coro: «Berta vive».

Ieri attiviste e attivisti avevano ottenuto la convocazione ufficiale da parte della Regione, a cui apparteneva l’immobile dato al fondo Invimit, di un tavolo di trattativa. Questa mattina, invece, l’azione di forza decisa dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi, ex capo di gabinetto al Viminale quando ministro era il leghista Matteo Salvini. Nel comunicato della questura si dice che l’operazione è stata realizzata su mandato della procura per dare «esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo dell’immobile occupato di via della Caffarella».

«Nonostante sia arrivata ieri la conferma di un tavolo di trattativa da parte della regione Lazio, questura e prefettura hanno deciso comunque di procedere con il sequestro e lo sgombero. Questa scelta gravissima avviene il giorno prima del Global Strike sul clima. Questo spazio abbandonato dalle istituzioni da dieci anni era stato liberato per essere restituito alla collettività», scrive la laboratoria nel comunicato.

Insomma, tra politica e forze dell’ordine il punto lo segnano queste ultime. Un po’ come quando a Roma governavano i 5 Stelle. E proprio per il vuoto lasciato dalla politica gli attivisti puntano il dito contro regione e comune: «Le istituzioni, che dagli eventi di stamattina si dimostrano sottomesse alle scelte dell’apparato repressivo, ancora una volta si schierano contro i processi di partecipazione cittadina e in totale contraddizione con tante belle parole su ambiente e sostenibilità».

In copertina: le prime persone accorse durante lo sgombero bloccate dalle forze dell’ordine all’imbocco della via che porta alla laboratoria