ROMA

Roma, un festival della cultura critica dell’infanzia: Impunita

Da oggi a domenica, presso il Laboratorio Occupato Autogestito Acrobax, tre giorni ricchi di iniziative imperdibili.

Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
perché io sono io, e perché non sei tu?
perché sono qui, e perché non sono lì?
quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la vita sotto il sole è forse solo un sogno?
non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
c’è veramente il male e gente veramente cattiva?
come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare,
e che, una volta, io, che sono io,
non sarò più quello che sono?
Peter Handke, Elogio dell’infanzia

Il Festival della cultura critica dell’infanzia di Roma è nato nel 2016 con l’intento di diventare uno spazio di incontro e condivisione di saperi e pratiche relative all’infanzia, all’educazione e alla pedagogia. Durante la prima edizione – una tre giorni inaspettatamente partecipata – insegnanti, educatrici ed educatori, mamme e papà, librai/e, sportivi/e, artisti/e e soprattutto bambine e bambini hanno invaso l’ex cinodromo di Roma con allegria, curiosità e creatività.

Da quest’anno il festival si chiamerà Impunita, un femminile che rispecchia un punto di vista sulla realtà e il taglio trasversale all’intera proposta culturale della tre giorni: un approccio critico attento a riconoscere e mettere in discussione i rapporti di potere tra i generi, le disuguaglianze tra maschile e femminile, gli stereotipi e i modelli di comportamento imposti come neutri sin dall’infanzia.

La programmazione della seconda edizione si svilupperà su cinque assi tematici, ognuno dei quali pone interrogativi per noi attuali e urgenti da affrontare.

SCUOLA – I tagli alla scuola pubblica degli ultimi anni, accompagnati dalla riorganizzazione del percorso di istruzione e formazione attorno ai concetti di merito e valutazione, alimentano disuguaglianze e accrescono le disparità di accesso al diritto allo studio. A partire dalla rilettura di esperienze importanti del passato – dalla “scuola di classe” di Don Milani al movimento di pedagogia antiautoritaria – come immaginare oggi una scuola per tutti e tutte, di tutti e tutte?

MIGRAZIONI – Il discorso pubblico sulla “buona integrazione” marchia la pelle di chi, fin dai banchi di scuola, deve conquistare e “meritare” il soggiorno nel nostro Paese, e produce discriminazione e razzismo. Come recuperare la “natura conflittuale” della categoria della cittadinanza? Come restituire la dovuta complessità alla concezione dello Stato, della società, della comunità, dell’identità e dell’appartenenza?

GENITORIALITÀ – Di fronte alla crisi evidente del modello tradizionale di famiglia, come trovare un nuovo modo di pensare la genitorialità? Come immaginare un modo originale di parlare con le famiglie, di promuovere nuovi modelli di socialità, reti di solidarietà e cooperazione possibili, sia in risposta ai problemi contingenti che come pratica politica?

CORPO E MOVIMENTO – All’interno di una cultura che vuole piegare il corpo a fini prestazionali di breve respiro, consumarlo come prodotto, mortificarlo nella sua intelligenza sensoriale, creativa, e sfruttarlo come mezzo, come lavorare per difendere un’altra idea di corpo e di persona? Le attività motorie possono porsi come percorsi di crescita sociale e strumenti imprescindibili per lo sviluppo fisico, affettivo e cognitivo della persona a partire dall’infanzia?

EDITORIA – La letteratura per l’infanzia e l’adolescenza è un settore in forte crescita: nascono librerie, fiere, case editrici specializzate e migliaia di nuovi titoli all’anno ma, aldilà del fenomeno commerciale, che tipo di modelli di comportamento veicolano i libri più venduti? Esistono riflessioni critiche sui libri di testo scolastici? Quali sono i titoli per l’infanzia e la preadolescenza imprescindibili secondo librai e libraie indipendenti?

Scopo di questa edizione è creare una rete di soggetti e realtà che cooperino a lungo termine su queste tematiche, un cantiere aperto e permanente di ricerca comune, analisi e sperimentazioni che produca metodi, pratiche e saperi innovativi e possa condividerli durante e oltre l’evento annuale del festival.
Tavole rotonde, presentazioni, laboratori per grandi e bambine e bambini, libri, giochi, sport, musica e arte:
un’autentica fucina della cultura critica dell’infanzia, perché parlare d’infanzia vuol dire parlare di futuro.

Associazioni, reti sociali, spazi culturali, artisti/e, autori e autrici, singoli e singole interessati/e sono invitati/e a partecipare alla costruzione del festival che si svolgerà presso il LOA Acrobax, all’Ex cinodromo di Roma, dal 27 al 29 di ottobre 2017.

Il programma completo del festival

Pubblicato su impunitafest