ROMA

Roma Comune non si arrende: la ZTL invade il Parco del Torrione Prenestino

Sgomberata la prima ZTL ma la campagna Roma Comune non si ferma: dopo l’ex Circolo degli Artisti liberato il Parco del Torrione Prenestino, poi il Nuovo Cinema L’Aquila per l’assemblea pubblica: leggi l’appello. Scarica la Free Press in digitale e leggi le tre Dichiarazioni di Roma Comune

La campagna Roma Comune, abbandonato dal comune, per restituirlo alla città. Da oggi fino a sabato sera musica, cultura indipendente e assemblee per riprenderci Roma. Nella mattina di giovedì distribuite migliaia di free press “ZTL” per le metro di Roma con all’interno un inedito di ZeroCalcare sul “decoro”.

Venerdì la parata di apertura della ZTL attraverso le vie del Pigneto. Bande musicali, giocolieri e trampolieri che attraversano le strade del quartiere dopo lo sgombero in mattinata della prima occupazione in via Casilina Vecchia. La campagna Roma Comune non si è fatta intimorire e ha invaso lo spazio del Parco del Torrione Prenestino. Uno spazio verde più volte sigillato dal comune e lasciato in uno stato di abbandono da diversi anni. Da stasera teatro, musica, performance per due giorni di pratiche del comune e di riappropriazione.

Il programma dell’iniziativa

Il testo lanciato ieri dalla campagna

La ZTL protegge e valorizza uno spazio urbano, solitamente il centro della Città. Perché è il centro della città quello che richiama maggiormente l’attenzione e degli amministratori e dei turisti. La ZTL è il prodotto e l’emblema di uno sbilanciamento, un’attenzione unidirezionale che esalta e protegge lo spazio più ricco e gestibile, ed è la metafora di un certo modo di intendere la città. L’immagine del varco, sopratutto, ci suggerisce logiche amministrative che rispondono a esigenza estranee a quelle delle cittadine e dei cittadini. Varchi aperti per la speculazione, la gentrificazione e gli affaristi. Varchi chiusi per le reti di solidarietà, per il mutualismo, per la cooperazione, per chi ogni giorni si affanna a costruire una città più vivibile, attiva e decentrata. Una città a misura d’uomo e solidale: la Roma che vogliamo, una Roma diversa.

Galleria fotografica della parata

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Abbiamo lanciato la nostra campagna comunicativa appropriandoci del logo cittadino e ribaltandone però la firma: non più il Comune di Roma, ma Roma Comune. Questo perché al di là delle istituzioni corrotte di questa città e di chi soffia sul fuoco del razzismo e dell’intolleranza c’è la sua parte migliore, che pensa che Roma sia di tutti, di chi l’attraversa, di chi si mobilità contro le ingiustizie e i soprusi.

Per sostenere l’idea che la città sia di chi la vive e non di chi la sfrutta siamo partiti dagli spazi sociali. Sono quei luoghi di socialità che in questi anni hanno provato a dare una risposta concreta alla crisi economica: offrendo servizi gratuiti come l’assistenza legale ai precari o le scuole di italiano per migranti; diventando luoghi di produzione culturale indipendente; stando al fianco di chi nei quartieri si batte contro le speculazioni edilizie per avere un parco, una biblioteca, un luogo per far giocare i bambini o semplicemente per rivendicare la gestione comune del proprio territorio.Siamo partiti da questo ma capendo che evidentemente da solo non basta, capendo che si aprono possibilità solo se ci mettiamo veramente in gioco in una dinamica di cooperazione effettiva. Per questo arriveremo a creare una nuova ZTL. Succederà domani. E non sarà un’altra Zona a traffico limitato ma una Zona temporaneamente liberata. Un luogo in cui, chi ha cuore Roma, potrà trovare il tempo, lo spazio, le esperienze, i propri saperi, le condivisioni e la volontà per tornare a occuparsene.

La Free Press distribuita stamattina con l’inedito di ZeroCalcare

Le foto della distribuzione

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