PRECARIETÀ

Quello che non vi raccontano dell’accoglienza

La parola gli operatori sociali. Assemblea pubblica mercoledì 1 luglio ore 10:00 in viale Manzoni 16, sotto il V Dipartimento alle Politiche Sociali

Il sistema d’accoglienza di questo Paese e soprattutto di questa città costringe gli operatori sociali dei centri per migranti, richiedenti asilo e rifugiati a lavorare in condizioni di forte precarietà, sfruttamento e ricatto continuo. Ritardi nei pagamenti, mancanza di chiarezza sulle mansioni da svolgere, non riconoscimento delle competenze individuali, richiesta di estrema flessibilità, assenza di controlli sanitari e sui contratti sono solo alcune delle problematiche che questi lavoratori affrontano ogni giorno.

Di certo non basta “Mafia Capitale” a risolvere simili problemi.

Anzi, in molti casi le conseguenze di questa inchiesta rischiano di ricadere proprio sulle spalle degli operatori. Infatti, mentre le cooperative indagate continuano a vincere nuovi appalti per aprire nuovi centri, il pagamento degli stipendi è bloccato da mesi e non sembra, a livello istituzionale, esserci la minima idea di come organizzare l’accoglienza in questa città.

A.L.A. (Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici dell’Accoglienza) ragiona da mesi sul sistema d’accoglienza, convinta che lo sfruttamento di operatori e ospiti sia frutto degli stessi meccanismi, funzionali a garantire il profitto delle cooperative.

Nelle ultime settimane, in molti tra media main stream e figure istituzionali hanno preso parola rispetto agli sviluppi dell’inchiesta, che ha coinvolto i principali soggetti che accumulano profitti sull’accoglienza romana. Pensiamo ci sia una voce mancante: quella di chi lavora nei centri, di chi vive sulla propria pelle le storture del sistema d’accoglienza e che non vuole più rimanere in silenzio.

Per questo, MERCOLEDÍ 1 LUGLIO alle ore 10:00 saremo sotto l’Assessorato alle politiche sociali, in viale Manzoni 16.

Vogliamo creare uno spazio di confronto e di denuncia rispetto a condizioni di lavoro per noi inaccettabili: sfruttamento quotidiano del nostro lavoro per cui siamo costantemente demansionati rispetto alla nostra professionalità e formazione; assenza o carenza di controlli sanitari in deroga a qualsiasi basilare norma di sicurezza; nessuna garanzia sui contratti che nella maggior parte dei casi arrivano dopo mesi, non rispecchiano la realtà del lavoro che svolgiamo e non garantiscono nessun diritto; mobbing e minacce per chi prova a mettere insieme le diverse voci dei lavoratori sparse nei diversi servizi e tenute volontariamente divise da chi non vuole nessuna forma di autorganizzazione e di tutela dei lavoratori; condizioni d’accoglienza in strutture troppo spesso inadeguate, prive di servizi e in sovraffollamento, funzionali solo a garantire profitti di qualcuno invece di tutelare diritti e dignità delle persone accolte.

Rivendichiamo:

-Il pagamento immediato di tutti gli stipendi arretrati perchè il lavoro sociale non è volontariato e il lavoro gratuito non ci piace!

-La definizione di un mansionario dell’operatore dell’accoglienza che restituisca ai lavoratori tutta la professionalità e le competenze che investe nel suo lavoro;

-la garanzia che non siano i lavoratori a pagare per la corruzione delle cooperative attraverso meccanismi di trasparenza negli affidamenti degli appalti pubblici e di erogazione dei fondi;

-la regolamentazione e il rispetto dei contratti e delle tutele sanitarie come clausola dirimente per accedere ai bandi da parte degli enti gestori;

-la trasformazione radicale del sistema d’accoglienza attraverso il superamento dei megacentri e delle perenni politiche emergenziali, fonte primaria del business e dello sfruttamento di lavoratori e migranti.

Chiediamo:

– l’apertura di un Tavolo con Comune di Roma, Assessorato alle Politiche sociali, Prefettura e Servizio Centrale, perchè vogliamo avere risposte immediate sul futuro dei lavoratori dell’accoglienza a Roma, per sottolineare le criticità del sistema vigente e proporre la nostra idea di accoglienza.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’accoglienza a partecipare, prendendo parola e raccontando la propria condizione. Invitiamo inoltre i migranti che vivono nei centri, tutti i lavoratori e lavoratrici in mobilitazione, specialmente quelli del terzo settore con cui condividiamo numerose problematiche, le reti anti-razziste e solidali a portare il proprio contributo. Il microfono sarà aperto a tutti quelli che vorranno intervenire.

Potranno partecipare e dimostrare solidarietà alla mobilitazione anche gli operatori che quel giorno saranno di turno o che lavorano fuori Roma, tweettando con l’hashtag ‪operatori1L‬. Durante la mattinata alcuni di questi tweet saranno letti al microfono.

FERMIAMO LO SFRUTTAMENTO DI LAVORATORI E MIGRANTI!

Per info: infoala@autistici.org

Facebook: Assemblea dei lavoratori dell’accoglienza (A.L.A.)