TERRITORI

Milano. Cariche della polizia agli studenti in corteo contro i tagli all’istruzione

Nella giornata del 16D era stato lanciato un appuntamento per arrivare sotto la Regione per protestare contro i tagli all’istruzione pubblica e il rifinanziamento delle scuole private.

Nei giorni tra il 16 e il 17 dicembre, era infatti, prevista la convocazione in sessione di bilancio del Consiglio regionale per discutere e votare la manovra finanziaria che conferma il finanziamento pubblico di 30 milioni di euro alle scuole private, ma contemporaneamente scarica sulle spalle delle famiglie l’intero peso dei tagli di bilancio, riducendo il finanziamento della “dote per il sostegno al reddito” da 23,5 milioni a 5 milioni e azzerando perfino quella per il “merito”, che quindi passa da 5 milioni a zero.

L’appuntamento studentesco è alle 9.40 circa, da Piazza Cairoli. Il corteo è molto partecipato, con i book bloc in testa, mentre ovunque si odono slogan contro le manovre che “stanno dissanguando la scuola pubblica”. Molti anche gli slogan e gli striscioni per dire no alla politica di Maroni: “nè Maroni, nè forconi”, è uno di essi. Ma la risposta della polizia non si è fatta attendere: cariche violente e indiscriminate per disperdere il corteo che ha continuato a resistere, mentre dal Pirellone si sono innalzate grida di solidarietà con i manifestanti. Le agenzie di stampa riportano anche che la seduta del Consiglio è stata per ora sospesa.

Dopo Roma, Torino, Venezia, ancora una volta assistiamo alla medesima reazione violenta contro chi scende in piazza rivendicando welfare, saperi e diritti.

Gli studenti hanno, già da tempo, ben chiara la situazione drammatica in cui versa il mondo della formazione e sanno che mentre la scuola pubblica è in rotta di collisione, l’unico “provvedimento” da attuare è lottare e creare e inventare risposte concrete alle politiche d’austerity che penetrano con violenza nelle vite e nei luoghi attraversati ogni giorno.

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