EUROPA

«Scendete in piazza! Scioperate!». Studenti ucraini scrivono ai colleghi russi

Un appello di studenti ucraini e ucraine ai loro colleghi russi per boiocottare l’iniziativa bellica di Putin, per tradurre l’opposizione alla guerra dai social all’azione concreta nelle strade e nelle piazze

Salve colleghi.

Ci rivolgiamo a voi in tempo di guerra.

C’è un mito che sostiene che l’arte sia al di fuori della politica, ma i registi al tempo della seconda guerra mondiale e di altre guerre hanno dimostrato il contrario. Hanno coraggiosamente preso le telecamere e sono rimasti al fronte a filmare le battaglie più dure.

Il cinema, come ogni altra forma d’arte, è politico.

Quattro giorni fa, stando alle parole, l’esercito russo ha iniziato “un’operazione di salvataggio” sul territorio del nostro stato sovrano, l’Ucraina. Ma la verità è che la Russia ha dichiarato una guerra in piena regola, durante la quale vengono eliminati non solo obiettivi strategici, ma anche i civili.

Noi, studenti dell’Università nazionale di teatro, cinema e televisione di Kiev, I.K. Karpenko-Karyy, confidiamo nel vostro pensiero critico e siamo sicuri che siate consapevoli dei crimini commessi dal vostro esercito e dalle vostre autorità contro gli ucraini, gli esseri umani e il senso di umanità. Tutti vogliamo la pace e lo sviluppo della cultura e dell’arte, ma siamo costretti a essere soldati, volontari o rifugiati.

Qual è lo scopo di questa lettera?

Siamo delusi dalla vostra mancanza d’azione, anche se crediamo ancora nella libertà di parola non solo dei cittadini ucraini, ma anche di voi russi. Vi chiediamo di aiutarci a fermare questa guerra. Non solo con i vostri post su Instagram, ma con l’azione!

Sappiamo che siete cittadini consapevoli, ve lo insegnano nei laboratori, nei corsi, lo leggete sui libri e lo vedete nei film. Forse non avete eletto Putin, ma avete il potere di fermarlo. Finché lotterete per la libertà del vostro popolo, il nostro popolo lotterà per la sua.

Che fare?

Scendete in piazza, scioperate! È un diritto di ogni cittadino!

Non potete scendere in piazza?

Scattate foto, producete video, filmate le persone a voi vicine, chiedete la loro opinione e condividete in rete! Che il vostro popolo non abbia paura e che sappia che ci sono molti dissidenti!

Esigete la verità dai vostri media e create i vostri mezzi d’informazione. Noi possiamo inviarvi notizie attendibili da varie fonti indipendenti, le quali, fortunatamente nel nostro paese sono molte.

Aiutateci finanziariamente!

Abbiamo saputo che vi è stato proibito di aiutare il nostro esercito e in tal caso verrete accusati di tradimento, ma potete usare le criptovalute, che vi permetteranno di farlo in modo anonimo e sicuro.

Le parole non sono del tutto sufficienti per descrivere tutto quello che è successo negli ultimi giorni. Vi chiediamo di agire per porvi fine, perché viviamo l’uno accanto all’altro e insieme sviluppiamo la cultura dei nostri paesi. Che si possa vivere nei nostri stati confinanti liberi dalle menzogne!

Qui l’originale

Traduzione dal russo di Daniela Galiè per DINAMOpress

Immagine di copertina da commons.wikimedia.org