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La tranquillità è importante ma la libertà è tutto

Qualche parola sul Piccolo atlante dei centri sociali italiani di Claudio Calia che tra pochi giorni sbarcherà a Roma.

Mappare i centri sociali italiani è un’impresa ardua, raccontarli e disegnarli poi in un fumetto quasi folle. Si è fatto carico dell’ardimentoso compito Claudio Calia, attivista padovano e disegnatore, che a fumetti aveva già messo la lotta e le ragioni del movimento No Tav, così come una lunga intervista a Toni Negri e la storia di inquinamento e di lotta del Petrolchimico di Porto Marghera. Ora con il Piccolo atlante storico geografico dei centri sociali italiani (edito come gli altri lavori citati da Becco Giallo), Claudio Calia ci mostra da vicino il suo mondo, lo fa da un punto di vista personale e “interno”, ma per aprire le porte dei centri sociali a tutti.

Ma cosa sono i centri sociali? Una risposta univoca è impossibile, in più di trent’anni di storia esperienze diverse si sono stratificate e tante cose sono cambiate, e molto probabilmente inutile. Claudio ci racconta cosa sono per lui i centri sociali. Da quando giovanissimo studente sbarbato si affaccia al mondo della politica nella sua città natale, Treviso, e alla televisione vede e sente “Curre curre guagliò” dei 99 Posse. Ed è proprio la musica carica di messaggi politici e sociali, punk o rap che sia poco cambia, che lo porta ad avvicinarsi alle porte di un centro sociale, l’AGGRO in provincia di Treviso, breve esperienza degli anni ’90 cancellata da uno sgombero e poi dalle ruspe. Poi sarà nelle manifestazioni da studente medio che incontrerà il Pedro, e non lo lascerà mai più. E li scopre cosa vuol dire costruire una comunità, cos’è la solidarietà e un laboratorio di progetti, creatività, sovversione. Con i centri sociali Claudio viaggia per l’Europa di controvertice in controvertice lungo la stagione che ha portato al g8 genovese, e per l’Italia. E quasi ovunque trova un’altra casa, un’altra comunità ribelle che ci presenta e fa scoprire nel libro, da Napoli a Roma, da Rimini a Milano.

In questi anni alcuni hanno provato a dividere i centri sociali per categorie o periodizzazioni, ci sarebbero così quelli di prima, seconda e terza generazione. Qualcun altro ha provato a divedere quelli buoni da quelli cattivi. Addirittura quelli di destra da quelli di sinistra. La peggiore stampa nostrana ne ha fatto un’etichetta che richiama cassonetti bruciati e vetrine rotte, droga e giovani sballati. Sarebbe bello invece che le migliaia di persone che gli hanno attraversati e fatti vivere dicessero la loro, anche in poche parole, con un pizzino, che ci raccontassimo di più fuori dalla retorica o l’agiografia. Proprio come ha fatto Claudio nel suo Piccolo atlante.

Io dico la mia: i centri sociali sono una casa per andare in giro per il mondo e cambiarlo questo mondo, porti franchi di libertà in città che sono campi di battaglia tra noi e loro, tra indiani e cow-boy. Laboratori aperti di sperimentazione, in grado di aprire spazi di democrazia e libertà che coinvolgono migliaia di persone. Se non ci fossero stati questi posti nel nostro paese la maggior parte delle battaglie e delle lotte degli ultimi vent’anni non ci sarebbero probabilmente state, o non sarebbero state così durature, radicali e radicati. I centri sociali hanno cambiato pelle con il mondo attorno. Quando entro in un centro sociale mi riconosco in chi lo abita, nonostante le differenze e spesso gli scazzi. Un compagno “grande” con cui sono cresciuto mi ha sempre spiegato “se potemo divide su tutto, ma contro i fascisti e per difendere gli spazi, abbiamo imparato a stare tutti insieme”.

Tra le tavole che parlano di Roma una vignetta racconta di un centro sociale che non c’é più, senza nominarlo. Una scritta su un ingresso ancora purtroppo sbarrato: “La felicità non si paga si strappa”. Ecco io da lì ho cominciato la mia avventura.

Venite a scoprire questa mappa della libertà disegnata da Claudio Calia a Roma:

il 20 marzo alle 21,00 al csoa Sans Papier all’interno dei festeggiamenti per i 9 anni di occupazione

il 21 marzo alle 20,00 al csa Astra 19 con la Guida alla Roma Ribelle

Ringraziamo Claudio e Becco Giallo per averci permesso di pubblicare queste tavole: