DIRITTI

La puntualità del primo marzo: rompiamo le frontiere per i diritti di tutte/i

A Roma due appuntamenti: h 10, piazza Santi Apostoli; h 18 piazza Vittorio.
Tutte le mobilitazioni in Europa.

Domani in tutta Italia si animeranno piazze meticce per chiedere politiche d’accoglienza degne, rispettose dei diritti di chi arriva e di chi vi lavora, rompere il ricatto del rapporto tra permesso di soggiorno e posto di lavoro, opporci allo sfruttamento e al ricatto della forza lavoro migrante, che va sempre più di pari passo con quella degli “indigeni”. A Roma in particolare ci ritroveremo alle 10.00 di mattina in presidio sotto la Prefettura, in sostegno della lotte degli operatori dell’accoglienza, e alle 18.00 a piazza Vittorio per una manifestazione happening.

Oggi, come a voler segnalare l’urgenza di una grande mobilitazione contro i muri e fili spinati della Fortezza Europa, migliaia di migranti bloccati alla frontiera tra la Grecia e la Macedonia, determinati a percorrere la rotta balcanica, si sono scontrati con le forze dell’ordine, abbattendo la recensione di metallo in più punti. Quasi contemporaneamente la così detta “jungla di Calais”, dove migliaia di uomini e donne vivono in attesa di trovare il sistema di attraversa la manica, veniva sgomberata dalle forze dell’ordine francesi.

Le gerarchie e le divisioni imposte dalle frontiere esterne ed interne dell’Europa, così come da un mercato del lavoro che ci mette in concorrenza in una competizione al ribasso, vanno superate costruendo momenti di lotta comuni, respingendo chi soffia sul fuoco della xenofobia e della guerra tra poveri costruendo pratiche concrete di mutualismo. Quello di domani sarà solo un primo momento parziale quanto importante di mobilitazione, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare: mettiamoci in cammino per rompere le frontiere e per i diritti di tutte e tutti! Facciamo sentire la nostra voce, scendiamo in piazza!