EUROPA

La Polonia sarà come la Grecia?

Il 28 ottobre tre uomini hanno interrotto la proiezione di un film LGBT nella sede principale dell’organizzazione “Critica Politica” a Varsavia. Uno di loro ha lanciato un fumogeno gridando “Bomba!” e scatenando il panico. Tra i fumi tossici tra le 40 e le 50 persone hanno cercato una via di fuga dalla sala. Un secondo fumogeno era stato piazzato sotto le scale per impedire […] l’evacuazione dei partecipanti alla proiezione. L’incidente ha avuto un lieto fine: nessuno si e’ fatto male. La polizia sta cercando i responsabili dell’attacco; gli occhi sono puntati sui nazionalisti polacchi la cui forza e’ cresciuta rapidamente negli ultimi anni.

Critica Politica e’ la maggiore organizzazione di sinistra in Polonia: mantiene centri socio-culturali in quattro città e conta gruppi di attivisti in molte altre. Come tutto lascia pensare non era il primo attacco contro un evento organizzato da Critica Politica da parte della destra radicale. Lanci di petardi nelle sedi, slogan xenofobi cantati per interrompere incontri, porte imbrattate di vernice, canti di destra urlati davanti ai centri, minacce agli attivisti: tutto ciò e’ già avvenuto a Varsavia come a Lodz, Gdansk, Cieszyn o Wroclaw. Il lavoro comune per la democrazia in Polonia all’ombra delle minacce nazionaliste e’ vita di tutti i giorni per l’organizzazione.

L’incidente dello scorso 28 ottobre rimane nella scia di una serie di attacchi che i nazionalisti hanno portato a compimento negli ultimi dodici mesi in varie occasioni in Polonia. Il raid nel “centro sociale” Wagenburg a Wroclaw con un occupante pesantemente malmenato, l’interruzione di lezioni tenute da docenti di sinistra come Zigmunt Bauman, gli attacchi a persone stereotipizzate come di sinistra sono tra gli avvenimenti con un sottotesto xenofobo più noti causati dall’estrema destra. Di quanti di questi avvenimenti non siamo a conoscenza?

Questi eventi non sono slegati con altre azioni derivanti da tendenze nazionalistiche tra i giovani polacchi; sono stati messi in atto sullo sfondo del lancio del Movimento Nazionale. Questo Movimento e’ una coalizione di organizzazioni di estrema destra, la cui nascita fu annunciata l’11 Novembre 2012 a Varsavia durante una manifestazione nazionalista in occasione dell’anniversario dell’indipendenza polacca. La coalizione mette insieme gruppi di destra, tifosi organizzati delle squadre di calcio e semplici individui. Ciò che e’ peggio, essa sembra crescere tra le persone che guardano all’agenda nazionalista nel cercare alternative alle ingiustizie del capitalismo, alla decomposizione di un’identità collettiva, alla disintegrazione delle comunità e contro la povertà che mina le condizioni materiali di vita e la dignità umana. La crescente visibilità del Movimento Nazionale nella sfera pubblica in Polonia e il supporto popolare sempre maggiore verso atteggiamenti nazionalistici sono spesso sempre più un pretesto per attacchi contro i circoli di attivisti democratici e gente comune riconosciuta come non-patriota.

Il prossimo anniversario dell’indipendenza si avvicina. Tutta la Polonia sarà inondata di manifestazioni sotto l’insegna della bandiera bianco-rossa. L’11 Novembre 2013 per le strade di Varsavia marceranno decine di migliaia di persone che credono che la Polonia debba essere nazionalista, cattolica, eterosessuale e di razza pura. Per la prima volta la manifestazione di destra che celebra l’11 Novembre sarà protetta dalla Guardia dell’Indipendenza, modellata sulla milizia nazionalista della Guardia Ungherese.

L’attacco alla sede principale di Critica Politica e’ stato l’annuncio di altri incidenti di questo tipo nelle prossime settimane? E cosa accadrà prossimamente? I fumogeni saranno rimpiazzati da vere granate e i petardi da bombe? La situazione nei mutamenti in Polonia seguirà lo scenario greco dove l’emergere di Alba Dorata ha ispirato omicidi a sfondo politico? Le risposte a queste domande sono la chiave per il futuro che potrebbe tingersi di un bianco splendente o di un rosso fosco.

tratto da polandtalks.com traduzione a cura di dinamopress.it qui la versione in inglese nella sezione Multilanguages

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