PRECARIETÀ
Il sindacalismo sociale vince a Roma
Dopo un anno e mezzo di lotta politica e sindacale vincono i lavoratori e i diritti. Il racconto della prima vertenza di un nuovo modo di fare sindacato. Venerdì 24 luglio conferenza stampa di lavoratori e lavoratrici e delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario al Comune di Ciampino.
Il sindacalismo sociale vince a Roma
Roberto Ciccarelli su il manifesto
I trentasette dipendenti, fra terapisti, amministrativi e medici del centro di riabilitazione neuromotoria e logopedica Ce.Fi. di Ciampino (Roma) hanno vinto la battaglia. Per oltre un anno hanno lavorato senza stipendio con pazienti con vari gradi di disabilità e si sono auto-organizzati con la rete del sindacalismo sociale delle Camere del lavoro autonomo e precario (Clap) di Roma. Oggi hanno trovato la soluzione a uno dei rebus della sanità locale.
Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio, ha firmato un decreto commissario che voltura l’accreditamento definitivo dal Ce.Fi. all’Associazione Italiana Riabilitazione e Reinserimento Invalidi (Airri) — gestore di centri di riabilitazione nel Lazio e in altre regioni — che ha assicurato la riattivazione dei servizi secondo i termini prestabiliti. L’Airri farà ripartire il centro di riabilitazione, garantendo la continuità del servizio, il pagamento degli stipendi e dei compensi non erogati dal Ce.Fi, pari a 12–14 mensilità, che saranno recuperati a rate. Il centro di Ciampino è salvo e, con lui, i posti di lavoro dei dipendenti e dei professionisti a partita Iva. I pazienti in lista d’attesa potranno riprendere le cure, bambini e persone con disabilità potranno affidarsi agli specialisti che li hanno seguiti nonostante le condizioni proibitive di (non) lavoro. Il centro di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare Ce.Fi.), operativo sul territorio di Ciampino dal 1974, è stato uno dei numerosi centri sanitari privati-convenzionati che rappresentano il 75% della sanità laziale.
Dall’ente governato dal centro-sinistra di Nicola Zingaretti ha ricevuto un budget da 1 milione di euro annuo per 143 posti in convenzione, il 20% dei quali destinati ai bambini con disabilità motorie o cognitive. Un servizio fondamentale, visto che nella zona tra Roma sud, Morena e Velletri non ne esistono di simili per un’area che conta almeno mezzo milione di abitanti. Ritardi di pagamento della regione e la mala gestione del centro hanno portato al tracollo: 1,7 milioni di euro di debito con Equitalia. In questo contesto, i lavoratori hanno fatto la scelta di auto-organizzarsi con le Clap, una nuova forma di sindacato che lavora con partite Iva e precari ed è basato, da oltre un anno, nelle Officine Zero occupate nella zona di Portonaccio a Roma, nell’atelier Esc a San Lorenzo, e al Lab Puzzle al Tufello. Insieme hanno aperto una vertenza con la regione Lazio che ora è arrivata ad una svolta grazie al lavoro dei consiglieri regionali Marta Bonafoni e Simone Lupi, del sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, Saturnino Salvagni, del Vicegovernatore del Lazio Massimiliano Smer
iglio.
“Questo risultato ci dà una gioia che cancella la fatica e rende tutto meno opaco – afferma Francesco Raparelli delle Clap — Una vittoria ottenuta dalla nostra mobilitazione, capace di battere lo sconforto e la solitudine, la frammentazione e la competizione che segna il mondo del lavoro soprattutto di fronte alle crisi aziendali”. Venerdì 24 luglio i lavoratori racconteranno questa storia in una conferenza stampa al comune di Ciampino.
Il comunicato dei lavoratori/trici e delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario
CIAMPINO: SALVO IL CENTRO DI RIABILITAZIONE, SALVI IL LAVORO E I DIRITTI
Dopo un anno e mezzo di lotte sindacali e politiche, vincono le lavoratrici e i lavoratori, i pazienti, i cittadini
É passato un anno e mezzo da quando ci siamo mobilitati contro la chiusura del Ce.Fi., centro di riabilitazione neuromotoria e logopedica di Ciampino. Una lotta ostinata, generosa e tenace, per salvare il centro con i suoi 143 posti in convenzione, i tanti pazienti, soprattutto bambini, che non potevano e non possono fare a meno delle sue cure. E per far rispettare i diritti di chi lavora, il diritto alla retribuzione per il lavoro svolto in primo luogo. Una lotta estenuante, fatta di avanzamenti e battute d’arresto, continui colpi di scena.
Dopo un anno e mezzo, e dopo tanta fatica, possiamo finalmente dire di avercela fatta. Una nuova azienda, AIRRI Ciampino, farà ripartire il centro, garantendo la continuità del servizio, del lavoro e delle collaborazioni, il pagamento degli stipendi e dei compensi mai erogati dal Ce.Fi.
Una vittoria straordinaria, fino all’ultimo insperata. Una vittoria ottenuta dalla nostra mobilitazione, capace di battere lo sconforto e la solitudine, la frammentazione e la competizione che spesso segnano il mondo del lavoro, soprattutto di fronte alle crisi aziendali. Una vittoria di chi, nell’amministrazione regionale e municipale, si è messo in gioco con determinazione per favorire una soluzione: e ci riferiamo in particolare ai consiglieri regionali Marta Bonafoni e Simone Lupi, al sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, a Saturnino Salvagni, dello staff del Vicegovernatore Massimiliano Smeriglio. Una vittoria resa possibile dall’associazione AIRRI, da decenni attiva nel campo della riabilitazione, che è stata capace di cogliere la gravità della situazione e di affrontarla con tempestività, rendendosi disponibile alla firma di un accordo sindacale che tutela i diritti di lavoratori e collaboratori.
Vogliamo raccontarvi questa vittoria dal vivo, nella conferenza stampa che si svolgerà presso il Municipio di Ciampino – Sala consiliare, via 4 Novembre – venerdì 24 luglio alle ore 10. In attesa che gli ultimi passaggi tecnici siano compiuti e che il centro possa ricominciare a prendersi cura dei tanti pazienti che sono in attesa. E ringraziamo fin da ora tutt* coloro (cittadini, pazienti, giornalisti, attivisti) che hanno sostenuto, in vario modo, la nostra battaglia in questo anno e mezzo.
Lavoratrici e lavoratori ex Ce.Fi.
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario