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Il diritto di tutti e l’arroganza di pochi

Mercoledì 11 ore 17,30 assemblea pubblica in difesa di Scup

Scup è sotto sgombero. A luglio il Tribunale di Roma ha emesso una ordinanza con cui prevede la riconsegna dello Stabile di Via Nola 5 alla proprietà. O meglio il Tribunale si è accontentato di accertare quella che “sembra” la proprietà, cioè la F&F immobiliare.

E bastato questo. Questo basta in base ad un codice civile approvato nel 1942 e ad un codice di procedura civile del ’40, sotto il regime fascista.

La costituzione dice altro, ma farla valere, farla vivere, è terreno di contesa. Questo basta quando la proprietà si fa paradigma e pretende di informare di sé tutto.

Ma la realtà è più complessa in questa vicenda.

C’è uno stabile che era pubblico ed è stato dismesso dallo Stato senza sentire i cittadini e con metodi da Broker.

C’è la vera proprietà, la UNIECO, un colosso della lega delle cooperative, che preferisce questo tipo di operazioni al mutualismo della storia della cooperazione.

E poi c’è Scup, una comunità di istruttori sportivi, operatori della cultura e cittadini di San Giovanni che hanno dato vita ad un centro di sport e cultura popolare che sperimenta democrazia, reddito e servizi.

Scup è solo un esempio, delle tante occupazioni e esperienze che al paradigma dell’esclusione proprietaria, contrappongono la cooperazione e la democrazia.

Professionalità, passione provano a trasformare dei beni, da oggetto di speculazione, a ricchezza collettiva. Beni comuni, costruzione di welfare, mutualismo. Tanti temi s’intrecciano e tante parole e pratiche vanno inventate.

Nel frattempo siamo sotto attacco. E di fronte agli attacchi occorre costruire resistenza.

La resistenza dei molti contro l’arroganza dei pochi.

E allora noi di Scup vorremmo invitare intelligenze, pratiche, occupazioni movimenti, giuristi ed esperti, ad una discussione che ragioni sugli strumenti adeguati per resistere all’assalto della proprietà privata ai beni e ai diritti di tutti, strumenti da generalizzare e mettere in comune e come costruire la prevalenza del benessere dei molti all’arroganza di pochi.

Partecipano tra gli altri: Ugo Mattei (giurista), Maria Rosaria Marella (giurista), Carlo Guglielmi (giurista), Giuseppe De Marzo, Antonello Sotgia, Nuovo Cinema Palazzo, Teatro Valle Occupato, Officine Oz, Mushrooms, Lab! Puzzle Communia, Pachamama, lab. Reset, Municipio dei Beni Comuni, Labas occupato, Comitato Tiburtina per l’uso pubblico delle caserme, Cinecittà bene comune, Lucha y Siesta