ITALIA

Il governo ottiene la fiducia alla Camera, il Decreto Sicurezza bis verso l’approvazione

Assemblea promossa dalla Rete Restiamo Umani rilancia la lotta nelle piazze e oltre i palazzi del potere, dopo l’ennesimo abuso giuridico del Parlamento.

Il governo ha ottenuto la fiducia da parte dell’aula di Montecitorio sul famigerato decreto sicurezza bis. Con il granitico consenso suicida del M5S. Entro 24 ore, come da regolamento, verrà pertanto approvato.

Durante la votazione per la fiducia in aula, centinaia di persone sono rimaste in assemblea nella piazza antistante, a seguito della convocazione da parte della Rete Restiamo Umani. Per la prima volta sono apparsi due cartelli della Fiom-Cgil.

Nel corso degli interventi si sono alternate testimonianze diverse, dagli occupanti di via del Caravaggio, a forte rischio sgombero, fino ai ROM di san Paolo, che hanno raccontato che in alcune zone di Roma sono già iniziati censimenti etnici. Il decreto infatti criminalizza in modo particolare migranti e ONG che operano nei salvataggi in mare, ma rientra in un piano più organico di tendenza reazionaria e securitaria, che si esplicita chiaramente con la politica degli sgomberi a Roma o con i censimenti alla popolazione Rom.

Nei tanti interventi che si sono succeduti in più di tre ore davanti alla Camera è emersa la volontà chiara di continuare la lotta contro le politiche securitarie del governo gialloverde. Sarà fondamentale proseguire la battaglia a partire dal autunno, andando oltre la giornata di oggi che si è conclusa con un epilogo immaginabile, visto quanto la maggioranza è sempre stata compatta sulla tematica, dal caso Diciotti in poi.

Durante l’assemblea In molti hanno proposto di costruire una manifestazione unitaria a livello nazionale preceduta da una grande assemblea a settembre che raccolga tutte le forze che in questo periodo si sono opposte al governo, nelle forme della disobbedienza civile, della resistenza, delle lotte per diritti sociali, civili, umani.

Ora sarà il momento complesso di tessere alleanze cercando di essere inclusivi e di raccogliere la spontaneità e la freschezza delle mobilitazioni di questi ultimi due mesi contro il razzismo di governo. Non sarà facile ma di certo è l’unica cosa possibile da fare.