ROMA

Giù le mani dalle case popolari: in centinaia in corteo al Tufello

Centinaia di persone in corteo al Tufello in difesa delle case popolari, per il diritto all’abitare e per pretendere investimenti e servizi nel quartiere. Contro la guerra tra poveri questa è la migliore risposta: il protagonismo dal basso di inquilini e cittadini che vogliono decidere sul territorio dove vivono.

Centinaia di persone hanno sfilato per le strade del Tufello in III Municipio oggi pomeriggio. La manifestazione ha visto il protagonismo degli inquilini delle case popolari del quartiere per chiedere lo stop agli sfratti e gli sgomberi, risorse e investimenti per la manutenzione, politiche abitative che garantiscano a tutte e tutti il diritto all’abitare.

Il corteo è stato organizzato dal Comitato Case Popolari Tufello, dalle realtà sociali del Csa Astra e del Lab! Puzzle, dal sindacato Asia-Usb e dalla Rete Sociale III Municipio. La manifestazione ha rivendicato il diritto alla casa, ma anche a vivere in quartieri dove vi siano servizi adeguati. «Qui tutto quello che abbiamo ce lo siamo conquistati. La Palestra popolare dove fare sport, gli spazi di cultura, le scuole popolari. Le istituzioni e anche il Movimento 5 stelle che doveva essere il nuovo hanno abbandonato quartieri come questo», spiega al microfono Rosaria, inquilina e attivista del Comitato.

Durante il corteo gli striscioni e gli interventi hanno segnalato diversi problemi e possibili vertenze per il futuro: dagli spazi abbandonati da riqualificare e far vivere per il quartiere, come il centro sportivo Detroit, al parco di via Capraia. Proprio qui la sindaca Virginia Raggi ha inaugurato la sua campagna elettorale, «ma le promesse sono rimaste soltanto promesse e non accetteremo ancora passatelle politiche nelle nostre strade». Gli attivisti del Csa Astra e del Lab! Puzzle hanno riaperto tutte le fontanelle del quartiere, come accaduto nelle scorse settimane in diverse zone della città, i famosi ‘nasoni’, per rivendicare che l’acqua è un bene comune e deve essere accessibile a tutti

«La manifestazione di oggi – racconta Lorenzo del Lab! Puzzle – rappresenta un’argine concreto alla guerra tra poveri su cui soffiano sul fuoco le destre e le organizzazioni neofasciste, ma anche un passaggio significativo di lotta in un territorio dove le forze sociali e di base hanno creato una comunità solidale in grado di mobilitarsi a partire dai bisogni concreti e che vuole decidere davvero sul futuro del territorio dove vive».

Il corteo è si è concluso al Csa Astra con un momento di socialità e discussione per organizzare le mobilitazione future.