ROMA

Forza Nuova, un’altra provocazione su San Lorenzo: sabato h 8.30 presidio contro i neofascisti

A soli pochi giorni dal flop all’università La Sapienza, il gruppo neofascista di Forza Nuova riprova a lanciare un appuntamento nel quartiere romano, questa volta per strumentalizzare nuovamente la morte di Desirée Mariottini. Non Una Di Meno e le realtà del quartiere lanciano un presidio alle ore 8.30 a Largo Edoardo Talamo

Forza Nuova ha lanciato per questo sabato 25 maggio una nuova provocazione sul quartiere di San Lorenzo. Solo pochi giorni fa, il gruppo neofascista aveva minacciato di impedire a Mimmo Lucano di prendere parola in una lezione universitaria: una manifestazione partecipatissima di studenti, docenti, ricercatori e cittadinanza antifascista aveva però accolto il Sindaco di Riace costringendo i forzanuovisti a una passeggiata molto distante dalla città universitaria, poche unità con bastoni e caschi bene in vista e scortate dalla Polizia.

L’ultima boutade, organizzata per giunta in un giorno di silenzio elettorale, lancia un appuntamento “in memoria di Desirée”, la ragazza abusata e lasciata morire in un immobile abbandonato a Via dei Lucani. Secondo quanto si legge dal profilo facebook, per l’organizzazione neofascista Desirée sarebbe stata «vittima dell’immigrazione e del degrado della società dell’accoglienza». Già lo scorso ottobre, il tentativo di strumentalizzare la morte di Desirée Mariottini a fini razzisti ed elettoralistici – prima da parte del Ministro Salvini, poi della stessa Forza Nuova – era stato al centro di una grande mobilitazione femminista e antirazzista che aveva investito, per diversi giorni, il quartiere romano.

Non Una Di Meno Roma ha immediatamente risposto a questa nuova provocazione lanciando un appuntamento cittadino alle ore 8.30 a Largo Edoardo Talamo, a Scalo San Lorenzo: « Sabato 25 maggio saremo di nuovo in piazza per dire ancora una volta: nessuna propaganda in nome di Desirée, né di nessun’altra donna umiliata e uccisa. Nessuna strumentalizzazione razzista e fascista sui nostri corpi. Non vogliamo essere difese da chi minaccia di stupro le nostre sorelle rom, come accaduto a Casalbruciato da parte di militanti di Casapound. Vogliamo essere rispettate indipendentemente dalla nostra provenienza e condizione. Ci difendiamo da sole!».

Anche l’ANPI ha chiesto che venga impedita la manifestazione fascista: «La legge deve essere rispettata e fatta rispettare anzitutto da chi è istituzionalmente preposto a garantire il rispetto delle operazioni di voto, ovvero dal ministro dell’Interno», prosegue in una nota il presidente dell’Anpi provinciale di Roma Fabrizio De Sanctis, «gravi motivi di ordine pubblico impongono inoltre l’imposizione del divieto alla formazione detta, che si richiama direttamente alla passata dittatura fascista violando la Costituzione della Repubblica e le leggi Scelba e Mancino, che vietano la ricostituzione in qualunque forma del partito fascista e puniscono l’apologia del fascismo e del razzismo».

La giornata di sabato, si iscrive all’interno di un ciclo di mobilitazioni antifasciste che in tutta Italia stanno contestando l’agibilità politica ai gruppi dell’estrema destra. In particolare, nelle ultime settimane nella città di Roma si sono alternati presidi e contro-presidi nei quali è emerso con chiarezza che non vi è alcuna “conquista” del territorio urbano da parte delle formazioni neofasciste, quanto un sistematico “lasciar fare” da parte delle forze dell’ordine finalizzato a creare un clima di tensione e di delegittimazione degli spazi di solidarietà e contestazione alle politiche del Governo. Come afferma il comunicato della Libera Repubblica di San Lorenzo «il dato preoccupante è quello dell’aggressione ad opera del governo contro San Lorenzo e più in generale contro ogni realtà che sia espressione di dissenso nel nostro paese. Il dato preoccupante sono le minacce di sgombero contro le realtà sociali, la polizia impiegata per rimuovere striscioni dalle finestre, le maestre sospese perché i loro studenti hanno criticato il Ministro Salvini. È per questo che oggi assume ancora più valore la nostra resistenza». Di fronte a questa ennesima trovata pubblicitaria dei neofascisti, le realtà del quartiere San Lorenzo e quelle cittadine, stanno rilanciando l’appuntamento mattutino di Non Una Di Meno con l’intenzione di riempire di attività la piazza anche durante il pomeriggio: « Chiamiamo la Roma solidale ancora una volta a San Lorenzo, sabato 25 ad attraversare il quartiere e a partecipare a tutti gli eventi che dalle 10 di mattina si svolgeranno nel quadrante “Via dei Lucani – Scalo San Lorenzo” per una giornata in cui ribadire l’identità antifascista di questo quartiere e di questa città».