ROMA

Taste de World alla scuola Pisacane, dove la diversità è ricchezza

10 cucine da 10 parti del mondo, cibo, musica e tante attività per sperimentare convivenze e ideare nuove ricette per un futuro possibile. Sabato 26 maggio il cortile della scuola Carlo Pisacane a Tor Pignattare diventa la piazza del quartiere, con la terza edizione di Taste de World

A Tor Pignattara c’è una scuola che si chiama Carlo Pisacane. È una scuola grande, imponente, affacciata su via dell’Acqua Bullicante. È un edificio storico, ha più di novant’anni e la sua costruzione, avvenuta durante il ventennio fascista, coincise con la trasformazione di Tor Pignattara da borgata a quartiere. All’epoca la scuola accoglieva figlie e figli degli immigrati italiani, siciliani, calabresi, molisani, ora al suo interno ospita la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, per un totale di circa 380 alunne e alunni provenienti da 20 paesi diversi, per questo chi le vuole bene la chiama scuola Internazionale Carlo Pisacane.

Una decina di anni fa la scuola era diventata simbolo delle scuole ghetto di periferia, quelle dove «non si festeggia il natale e si dimentica l’italiano», e molti genitori spaventati scelsero di portare altrove i propri figli facendo crollare il numero delle iscrizioni. Ma l’impegno di un gruppo di maestre tenaci è riuscito a invertire la rotta: incentrando tutto sulla didattica dell’accoglienza e considerando le differenze, tutte le differenze, come un valore, la scuola ha costruito un’altra immagine di sé. Negli stessi anni, un nutrito gruppo di genitori e insegnanti era solito riunirsi negli spazi della scuola per partecipare alle lezioni libere e aperte del professor Francesco Tonucci, noto pedagogista sostenitore dei diritti dell’infanzia; ed è stato così, dalla forza delle maestre, dagli insegnamenti di Tonucci e dalla volontà dei genitori, che ha preso il via la costruzione della comunità educante della scuola Pisacane, con le bambine e i bambini al centro. Questa comunità ha capito che per riconquistare la popolazione del quartiere, distaccata e impaurita dagli stereotipi divulgati dai media e da certa politica, la via da intraprendere era aprirsi al territorio e accogliere la cittadinanza attraverso eventi e attività che facessero conoscere la ricchezza delle diversità e sostituissero la paura con la bellezza: feste, presentazioni, eventi. Tanto è stato fatto anche per migliorare gli spazi della scuola, deteriorati dagli anni, dall’uso e soprattutto dalla mancanza di manutenzione.

Come tutte le comunità che si rispettino, anche quella della Pisacane nel tempo ha creato i suoi riti, identitari e fortificanti, come la Giornata contro il razzismo e per i diritti dei/delle migranti (che ricorre il 18 dicembre e la scuola, dopo un mese di laboratori con le classi, si trasforma in una grande festa sui temi del viaggio e dell’accoglienza) e Taste de World, festa internazionale per musica, cibo e persone, che si tiene tra fine maggio e inizio giugno, segna la fine dell’anno scolastico e vuole essere l’esempio dell’armonia nelle differenze e nel rispetto di ogni persona.

Quest’anno Taste de World, giunta alla terza edizione, sarà sabato 26 maggio, con la sua ricetta collaudata a base di cibo, musica e tante attività. L’idea è nata tre anni fa per animare il grande cortile della scuola facendolo diventare, per un giorno, la piazza del quartiere. Abbiamo pensato al cibo, perché unisce e mescola le persone, ci è sembrato una metafora efficace di quello che quotidianamente avviene fra le bambine e i bambini della scuola. Ogni anno 10 cucine da 10 parti del mondo partecipano a Taste, quest’anno sono la cinese, la bangladese, l’indiana, la romnì, la curda, la sudamericana, l’etiope, la west africana e la messicana. E poi la musica, con le esibizioni delle classi della scuola, tanti ospiti e il dj set di Luzy L e il concerto della Med Free Orkestra. Durante il giorno ci sono tanti laboratori tenuti dagli insegnanti che durante l’anno animano i pomeriggi della scuola con varie attività (musica, danza, yoga, capoeira), dai genitori e dalle associazioni del quartiere, e quest’anno, per sancire il legame della scuola con il territorio, ci saranno anche dei tour con le alunne e gli alunni di quinta in giro per Tor Pignattara.

Un’offerta culturale quest’anno arricchita anche da tre eventi particolari: la mostra fotografica “IBI” dal film di Andrea Segre e Matteo Calore con le fotografie della migrante e fotografa Ibitocho Sehounbiatou; la presentazione del libro Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia con le autrici Katiuscia Carnà, Sara Rossetti; l’incontro seminario di genitorialità «Crescere insieme: alla scoperta delle emozioni» in collaborazione con LaRocca Fortezza Culturale.

L’idea alla base di Taste de World, ma in realtà alla base di tutte le iniziative della Pisacane, è che in un quartiere come Tor Pignattara, complesso, frammentato, privo di luoghi culturali di riferimento e attraversato da interessi politici e speculazioni economiche, la scuola possa (ri)diventare il centro nevralgico, sperimentando convivenze, trovando nuove soluzioni, immaginando un futuro possibile e ideando ricette, proprio come in una grande cucina.

 

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